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Il depuratore di San Sago che smaltirà i rifiuti più tossici d’Italia sta per riaprire

3 min di lettura

Convocata il 28 luglio dalla Regione Calabria la conferenza ei servizi per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia)

È realtà. La conferenza dei servizi per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) dell’impianto di San Sago é stata convocata dalla Regione Calabria per il 28 luglio 2022. Questo vuol dire che, dopo l’autorizzazione e l’ok della Regione Calabria, a breve il depuratore-killer riaprirà e tornerà a smaltire i rifiuti più tossici d’Italia, avvelenando ampie porzioni dell’Alto Tirreno Cosentino e soprattutto i territori comunali di Tortora e Praia.

Questa notizia pone bruscamente fine alle illusioni alimentate dalle promesse più svariate del sindaco di Tortora, Antonio Iorio. Nel drammatico Consiglio Comunale straordinario sul depuratore, del 23 aprile scorso – oltre ad ammettere pubblicamente i suoi grossolani errori sul mancato stop all’iter autorizzativo – il sindaco aveva promesso, a me e ai cittadini tortoresi e praiesi, la redazione, da parte del comune, di una “dettagliata relazione tecnica sulle criticità del depuratore di San Sago”. Tale relazione avrebbe “portato alla rivisitazione della Valutazione di Incidenza Ambientale (Vinca) da parte del Settore Ambiente della Regione Basilicata e fermato l’iter autorizzativo da parte dell’omologo Settore della Regione Calabria”. Mi risulta che, ad oggi, nessuna della due regioni abbia ricevuto alcuna relazione tecnica o specifica richiesta di rivisitazione della Vinca, tanto sbandierata dal sindaco. Se invece fosse stata prodotta una qualsiasi relazione o denuncia, sarei ben lieto di prenderne visione per poter dare il mio apporto e contributo. Ricordo che il sindaco Iorio, oltre ad invitarmi al consiglio straordinario, aveva manifestato pubblicamente, con grande enfasi, la volontà di invitarmi a partecipare in qualità di tecnico alle azioni dell’amministrazione comunale in merito al depuratore di San Sago. E ho dato la massima disponibilità di partecipare, a titolo gratuito, nell’interesse esclusivo della salute delle popolazioni dei comuni dell’Alto Tirreno Cosentino.

Durante il consiglio comunale del 23 aprile il sindaco Iorio aveva anche promesso pubblicamente che si sarebbe dimesso se il depuratore di San Sago avesse riaperto i battenti. E ancora, che avrebbe costituito un pool di avvocati ed esperti, che avrebbe avviato una Class Action e che avrebbe indetto una manifestazione pubblica di protesta per scongiurare la riapertura di San Sago. Che fine hanno fatto tutte queste promesse?

Mentre prendo atto dell’evidente inadeguatezza del sindaco, che tanto poteva fare e nulla ha fatto, vengo assalito dall’inquietante dubbio che questo atteggiamento di “incompetenza” apparente e d’inerzia, sia stato dettato da una ben precisa strategia mirata esclusivamente alla riapertura del depuratore, dove si concentrano interessi di svariati milioni di euro all’anno.

Purtroppo il depuratore di San Sago riaprirà. Siamo giunti al capolinea, senza che il comune di Tortora abbia proposto un briciolo di difesa: solo tante chiacchiere, nei vari incontri, a destra e a manca, che non hanno sortito alcun risultato!

Cari tortoresi, praiesi e abitanti dell’Alto Tirreno Cosentino, svegliamoci! Non lasciamo a un infausto destino le sorti dei vostri figli e il futuro di una collettività che rischia di ammalarsi di tumore per scelte scellerate, assurde e inaccettabili. Prepariamoci a sostenere con forza il nostro “no al depuratore di San Sago” in occasione della conferenza dei servizi del 28 luglio e, soprattutto, ad affidarci a un legale competente e onesto, che possa saper produrre un valido ricorso quando l’autorizzazione sarà data.

Un’ultima domanda al sindaco Iorio: si dimetterà se il depuratore dovesse riaprire? Il tempo è galantuomo.

Carlo Tansi,
fondatore e presidente del Movimento civico Tesoro Calabria

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