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Dimmi chi era, omaggio a 12 grandi e sfortunati campioni dello sport italiano

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CONFLENTI. Il sagrato della Basilica minore pontificia dedicata alla Madonna della Quercia ha fatto da suggestiva location alla presentazione del libro “Dimmi chi era” che porta la firma del giornalista della Gazzetta dello sport Francesco Ceniti.

Davanti ad un pubblico numeroso ed attento, l’autore del volume ha raccontato i motivi che lo hanno spinto a rispolverare le storie di 12 campioni del passato che hanno dovuto interrompere la loro carriera per un destino che con loro è stato a dir poco crudele.

Alcuni di questi grandi personaggi che si sono distinti in diverse discipline sono purtroppo scomparsi tragicamente; altri hanno dovuto interrompere forzatamente la loro carriera perché colpiti da gravi patologie. Storie di vita appassionanti funestate da eventi luttuosi, carriere brillanti segnate da momenti drammatici, che Ceniti ha voluto riprendere e mettere insieme con un unico fil rouge: quello di far conoscere le prodezze di questi nostri campioni alle giovani generazioni.

A firmare la prefazione del libro il noto giornalista Rai Giampiero Galeazzi che in gioventù è stato anche un grande sportivo. Galeazzi è intervenuto telefonicamente alla presentazione del libro ricordando un po’ la sua lunga carriera e anche l’importanza dei traguardi raggiunti dai 12 campioni protagonisti del racconto, sui quali si sono spenti i riflettori della celebrità. Il celebre cronista ha anche proposto di scrivere un nuovo libro dedicato unicamente alle dieci sportive italiane che hanno collezionato straordinari successi, conquistando ambitissimi traguardi.

L’evento di Conflenti è stato organizzato dalla Fondazione Italiani.it e dall’Asd Conflenti 2018. A dialogare con l’autore del libro il giornalista del Corriere dello sport Carlo Talarico e Giovanni Putaro, giornalista di Ok Tennis.

Paola Stranges, presidente della Fondazione Italiani.it, ha introdotto il dibattito ribadendo la mission della Fondazione che si propone di attenzionare e valorizzare le eccellenze che si distiguono sui territori.

Dalle bellezze artistiche a quelle storiche; dagli usi e costumi tramandati di generazione in generazione agli eventi culturali che si susseguono nelle grandi città come nei piccoli centri di provincia. E, ancora, obiettivo puntato sui grandi professionisti italiani riconosciuti dalla comunità internazionale nei vari ambiti (medicina, scienza, cinema, sport e tanto altro ancora). Tutto ciò senza dimenticare l’antica tradizione della buona gastronomia italiana che è ancora una nota distintiva dei vari territori locali.

Questo l’ampio raggio d’azione in cui si muove la Fondazione che è nata dalla proficua e straordinaria esperienza del portale www.italiani.it, il grande network che costituisce da qualche anno la rete degli italiani nel mondo.  

La presentazione del libro di Ceniti è stata realizzata anche con la collaborazione di Asd Conflenti 2018, un sodalizio che da qualche tempo sta cercando di coinvolgere i giovani conflentesi nella pratica delle attività sportive. Attività che diventano anche momenti di socializzazione e di condivisione per l’intera comunità del piccolo centro montano del Reventino.

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