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Diritto alla salute: il tema dominante della XII edizione del Premio Muricello

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Dopo un primo emozionante appuntamento, nella seconda serata della XII edizione del Premio Muricello il tema del diritto alla salute è stato l’argomento catalizzatore.

Tanti, infatti, gli interventi legati ad uno dei pilastri della nostra Costituzione che vede quello della salute come diritto fondamentale individuale e di interesse sociale, e il sistema sanitario parte delle fondamenta di una società solida: come affermato da Vincenzo Carrozza, medico Nato, nell’incontro con lo scrittore Martino Ciano.

Il confronto tra la giornalista Jessica Mastroianni e il direttore di Ten, Attilio Sabato, ha posto l’accento sulle inchieste legate alla sanità in Calabria svolte anche dall’emittente televisiva – argomento a cui il direttore ha dedicato un libro scritto insieme ad Arcangelo Badolati.

Dall’altra, la testimonianza di Santo Gioffrè, già commissario dell’Asp di Reggio Calabria, nell’intervista con Antonio Chieffallo, ha ancora una volta svelato il lato oscuro della sanità calabrese legato indissolubilmente al malaffare e ai rischi che possono scaturire da tali azioni di contrasto; condizione inevitabile per chi fa inchiesta, come conferma il giornalista Guglielmo Mastroianni durante il racconto, con la collega Maria Chiara Caruso, del suo percorso professionale da Ten fino all’approdo a Mediaset.

Il diritto alla salute non solo come tema politico legato alla territorialità ma come possibilità di accesso alle cure, di prevenzione – come sottolinea Antonio Ditto, direttore del reparto di Ginecologia Oncologica dell’Istituto Tumori di Milano, nell’intervista con Annalisa Spinelli, medico igienista e assessore alla Cultura del Comune di Lamezia Terme – le stesse che Igor Colombo ha dovuto affrontare e grazie alle quali, oggi, può portarne testimonianze nel libro “Sarà l’Aurora” premiato durante la serata da Ivano Torchia.

Ancora testimonianze importanti in una lunga serata piena di emozioni, quella di Marisa Garofalo nel ricordo della sorella Lea, testimone di giustizia e vittima della criminalità organizzata, durante il confronto con Silvia Camerino.

Non solo, però, diritto alla salute come accesso alle cure e necessità di prevenzione, gli interventi hanno riguardato anche il tema della “restanza”, in particolare a seguito della consegna del primo Pegaso d’Argento a Franco Arcuri ad Emilio Leo, l’imprenditore storico lanificio di Soveria Mannelli, attivo da 150 anni.

Lo stesso Leo ha parlato dell’importanza di fare impresa in Calabria e in luoghi dell’entroterra considerati spesso poco accessibili o appetibili, portando la sua esperienza diretta di come si possa fare impresa anche dove si crede non sia possibile e al passo con i tempi grazie all’utilizzo di nuove tecnologie, come l’AI.

Non sono mancati gli intermezzi musicali curati da Federica Adamo e di Sandro Sottile accompagnato dai suoi chitarristi, così come il piacevole fuori programma con il saluto a Salvatore Caccamo, imprenditore colpito dalla ‘Ndrangheta dopo aver denunciato; il ricordo del Maestro Peppe Orlando, scultore di San Mango, e il riconoscimento a Thomas John Ciampa, partito da Amaroni per poi diventare una personalità di spicco nel mondo della imprenditoria cinematografica internazionale.

Una dodicesima edizione del Premio Muricello piena di emozione, di conferme ma anche tante novità, dal Muricello OFF alla nascita della Collana Muricello, in collaborazione con Grafiche Editore, per dare un’ulteriore riconoscimento a coloro che animano il Premio e la nostra regione, gli autori e le autrici.

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