Dirty Soccer: accolti ricorsi di Arpaia, Maglia e Vigor Lamezia
2 min di letturaLa Corte d’Appello federale ha accolto i ricorsi (relativamente al terzo filone nazionale della Lega Pro per l’inchiesta “Dirty Soccer” sul calcio-scommesse) dell’ex presidente della Vigor Lamezia Claudio Arpaia e dell’ex direttore sportivo Fabrizio Maglia e, per l’effetto, annulla le sanzioni inflitte il 27 marzo scorso dal Tribunale federale nazionale.
Accolto, inoltre, parzialmente il ricorso della Vigor Lamezia calcio e per l’effetto viene rideterminata la sanzione dell’ammenda in euro 5.000 e i punti di penalizzazione che diventano 2 da scontarsi nella stagione appena conclusa (in primo grado erano stati inflitti 5 punti di penalizzazione e un’ammenda di 30.000 euro) per cui ora la Vigor resta al terzo posto solitario nella classifica del campionato di Eccellenza. Le sanzioni ridotte solo in parte per il club biancoverde sono riconducibili alla condotta di Felice Bellini (relativamente alle gare di Lega Pro del 2015, Vigor – Casertana finita 1-2 e Juve Stabia – Vigor finita 3-2) il quale, anche senza nessun ruolo dirigenziale, è stato considerato contiguo alla Vigor Lamezia.
Il Tribunale federale nazionale in primo grado aveva inflitto 5 punti di penalizzazione alla Vigor Lamezia contro i 13 chiesti dalla Procura federale e 30.000 euro di ammenda; un anno e sei mesi di inibizione, così come chiesto, e 30.000 euro di ammenda a Claudio Arpaia, presidente della Vigor all’epoca dei fatti; tre anni di inibizione (la Procura federale aveva chiesto 6 mesi) e 10.000 euro di ammenda per Fabrizio Maglia, diesse della Vigor all’epoca dei fatti.
Con questa decisione ora Arpaia e Maglia chiederanno la revisione del processo sportivo per il primo filone “Dirty Soccer”.