Un disabile, anziani e volontari gli apostoli della Coena in Domini
2 min di letturaAlcuni anziani ospiti della casa di riposo “Tamburelli”, giovani impegnati in Diocesi nel volontariato, un ragazzo con la distrofia muscolare di Duchenne.
Sono stati questi gli apostoli a cui il Vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora ha lavato i piedi ieri sera nella celebrazione della Messa in Coena Domini, che rievoca l’Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli, quando Cristo come gesto di amore e umiltà si mise a lavare i piedi dei dodici apostoli e istituì il sacramento dell’Eucaristia.
L’amore che si fa servizio, che manifesta la sua grandezza nella fragilità, nell’umiltà di chi come Gesù si fa servo per amore degli altri.
Questi i temi che sono stati richiamati nella celebrazione del Giovedì Santo della Chiesa lametina, in cui il Vescovo Cantafora ha parlato del gesto della lavanda dei piedi come “un gesto profetico perché anticipa il significato profondo di ciò che accadrà nella croce, ed enigmatico perchè è un insegnamento che ci spinge a uscire da noi stessi e a donarsi.
C’è il mistero di Dio che abbraccia tutta la nostra umanità. Lavandoci i piedi, ci lava tutto, ci ama fino in fondo. Noi di solito reagiamo, ci opponiamo, resistiamo, viviamo certe umiliazioni come ingiustizia, non ci pieghiamo, non vogliamo adattarci. Siamo profondamente ribelli.
Emerge sempre la nostra fatica a interiorizzare il perenne insegnamento della vera Carità. Ma Dio Padre acconsente che suo Figlio Gesù si faccia totalmente dono per gli uomini”.
“Lasciarci lavare i piedi – ha aggiunto ancora Cantafora – significa allora lasciarci amare, accogliere la disponibilità di Dio per noi, ma allo stesso tempo, significa anche che il senso della nostra esistenza è, per tutti e per ciascuno, amare Dio e il prossimo attraverso il dono di sé per il bene dei fratelli e, di sicuro, per il bene anche nostro”.
Le celebrazioni del triduo pasquale nella chiesa lametina proseguiranno oggi con l’azione liturgica della Passione del Signore e l’adorazione della Croce in Cattedrale alle 18. Seguirà la processione con la Madonna Addolorata e Gesù morto e a conclusione la Via Crucis cittadina, quest’ anno animata da 14 giovani della Diocesi.