Disabilità, l’ANMIC lamenta errori nel bando regionale
3 min di letturaL’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili interviene sul bando regionale per i benefici a favore dei disabili gravissimi.
Con DGR la Regione Calabria n. 364 del 27/07/2016 definito i criteri di accesso ai benefici per persone in condizione di disabilità gravissima. Tra i requisiti richiesti è previsto un ISEE che non superi la soglia di 60.000 euro, per quanto riguarda il Comune di Cosenza, mentre quello di Catanzaro, peraltro Comune capofila, con la delibera 176 del 22/02/2017 ha previsto che l’ISEE non superi la soglia di 16.000 euro.
L’avv. Sergio Lucisano, presidente dell’A.N.M.I.C. (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili) Sede provinciale di Catanzaro, ha scritto all’Assessore regionale alle Politiche Sociali, al Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro e all’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Catanzaro, per chiedere di modificare questa delibera perché considerata penalizzante per i disabili residenti nella provincia di Catanzaro.
“Tale errore, – si legge nel comunicato – si spera di battitura, non è stato assolutamente rilevato da nessun politico né da istituzioni politiche nonostante sia stato pubblicato sul sito del Comune Capoluogo di regione, ed è davvero ironico come è singolare che siano proprio le famiglie più sofferenti che debbano denunciare all’ANMIC, tale circostanza.
Numerosissime lagnanze e contestazioni sono arrivate alla sede dell’Associazione contro l’ASP di Catanzaro ed il Comune di Catanzaro, per la mancanza di un tempestivo intervento di trasparenza e di veridicità del bando che potrebbe favorire solo coloro che hanno un ISEE che non superi i € 16.000,00 e non per quelli che invece hanno un ISEE superiore ai 16.000,00 euro ma inferiore ai 60.000,00 €. In contrasto con i bandi delle altre province calabresi.
La domanda nasce spontanea, c’è un errore, ancora non corretto, e né evidenziato con un comunicato stampa da parte dell’ASP e o del Comune di Catanzaro, volutamente per avvantaggiare i più furbi ed i soliti conoscenti o segnalati, a discapito di altri oppure è solo un errore di battitura come noi pensiamo? E le persone che non hanno fatto la domanda solo perché avevano un ISEE superiore a € 16.000,00 chi li avviserà di tale discrepanza?
Non si gioca sulla pelle di questi poveri disabili, – conclude l’avvocato – i bandi devono essere certi e trasparenti, mi auspico quindi che il bando venga rettificato nel più breve tempo possibile, prolungata la data di scadenza e data ampia pubblicità sui giornali locali oltre che del solo sito istituzionale.”