Distretto Matelios: transizione ecologica, la Calabria punti sull’idrogeno
3 min di letturaIl Distretto MATELIOS, consorzio pubblico – privato operante nella R&S da diversi anni in Calabria, presieduto da Gaspare Ciliberti del gruppo RINA, ha chiesto alla Regione Calabria di candidarsi ad ospitare il Centro nazionale di alta tecnologia per l’idrogeno previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), nonché come HYDROGEN VALLEY al fine di raggiungere il duplice obiettivo di verificare le applicazioni di alcune tecnologie e ammodernare le infrastrutture del territorio quali i porti e le ferrovie
Comunicato Stampa
MATELIOS, Distretto Tecnologico sui Materiali Avanzati per le Energie Rinnovabili, di cui fanno parte imprese, centri di ricerca, università e Lameziaeuropa, creato nel 2013 per lo studio e lo sviluppo di materiali e tecnologie avanzate per la realizzazione di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili, attraverso il vicepresidente Riccardo Barberi ed il coordinatore Ermelando Tolino, nel corso di alcuni incontri avuti sulla tematica con l’Assessore Regionale Istruzione, Università, Ricerca Scientifica e Innovazione Sandra Savaglio ha comunicato la massima disponibilità a supportare l’azione regionale nell’interlocuzione istituzionale col Ministero della Transizione Ecologica.
Al di là di motivazioni di carattere generale, inerenti la produzione di energia verde da fonti rinnovabili (eolico, fotovoltaico, idroelettrico etc), e la posizione baricentrica rispetto alle grandi linee dei gasdotti mediterranei e alle altre regioni del Sud interessate, la Calabria vanta una specifica expertise, non soltanto nell’ambito di ricerca tecnologica per la produzione di idrogeno verde, ma soprattutto nel campo della ricerca sui materiali e sui componenti destinati all’immagazzinamento e alla distribuzione dello stesso.
Sono infatti già presenti sul territorio dotazioni infrastrutturali e competenze che mettono la Calabria in una posizione di leadership tecnologica italiana nel settore del trasporto, stoccaggio e distribuzione dell’idrogeno a basso costo. È infatti presente in Regione una “dorsale” Reggio Calabria – Lamezia Terme – Cosenza di infrastrutture pubblico-private all’avanguardia in Europa costituita da laboratori delle principali università ed enti di ricerca che hanno sviluppato un solido legame con imprese del settore dei materiali e dispositivi avanzati per l’energia.
In particolare il laboratorio DeltaH di Cosenza, dedicato alla qualifica dei materiali per lo stoccaggio e il trasporto di idrogeno, nato in sinergia fra CSM-Rina e l’Università della Calabria, è una facility unica in Italia e sta già operando con tutti i produttori mondiali di equipment.
La possibile trasformazione dei principali porti calabresi in green port (in particolare l’hub di Gioia Tauro e il nuovo porto turistico che verrà realizzato a Lamezia Terme promosso da Lameziaeuropa e da investitori internazionali) grazie all’idrogeno potrà essere favorita dalla possibile disponibilità di idrogeno presente sul territorio nonché dalle tecnologie e dalle competenze già presenti a livello locale.
Discorso analogo potrà essere fatto per il sistema ferroviario locale in quanto il trend tecnologico dei prossimi anni è di rendere questi sistemi di trasporto ecologici ed efficienti dal punto di vista energetico puntando sull’idrogeno. L’idrogeno del futuro, economico e compatibile, sarà prodotto da fonti rinnovabili ed in Calabria vi è una forte presenza di impianti di produzione di energia rinnovabile mediante fotovoltaico, idroelettrico, eolico.
Lo storico problema dell’intermittenza derivante da un utilizzo intensivo delle energie da fonte rinnovabile potrà essere risolto mediante lo stoccaggio energetico con produzione di idrogeno; ciò consentirà non solo di razionalizzare l’attuale surplus energetico da fonti rinnovabili della Calabria, ma anche di far diventare la Regione stessa un fornitore di idrogeno green per tutti i possibili utilizzi, da quelli domestici a quelli industriali.