Donne, giovani e voto libero al centro della proposta di Primavera della Calabria
4 min di letturaFalcone: “guai ad astenersi, rischio rendersi complici”
Comunicato stampa
La Repubblica delle donne. Il voto libero. La primavera dei giovani. Primavera della Calabria, dopo la presentazione del programma a inizio giugno, si mette in moto con tre campagne sul territorio che “al triste teatrino dei totonomi, vogliono rispondere con la politica, con la capacità di mettere in rete le energie ed elaborare proposte credibili”.
A presentare le tre iniziative, la portavoce del laboratorio Anna Falcone insieme a Pietro Tarasi referente territoriale di “Primavera della Calabria” per l’area nord e molti altre e altri attivisti del laboratorio politico
“La rivoluzione di cui la Calabria ha bisogno possono portarla avanti soprattutto le donne e i giovani, coloro che più di tutti gli altri hanno sofferto la condizione di ricatto che questa regione continua a vivere – ha affermato la Falcone – Daremo voce alle donne calabresi che vedono i propri figli continuare a lasciare in massa questa Regione che non offre opportunità. Donne calabresi di talento che sanno bene cos’è il sacrificio e la fatica di dover lottare ogni giorno per i propri diritti e per i diritti dei propri cari. Donne hanno avviato progetti di riscatto sociale, donne di Calabria che portano avanti battaglie che i partiti non riescono ad intercettare. Troppo spesso oggi le battaglie si fanno fuori dai partiti, impegnati soltanto a perseguire accordi di potere e a salvaguardare rendite di posizione personale. In questa regione assistiamo a una politica ridotta a un meccanismo elitario, che distrugge la democrazia e la sostituisce con un’aristocrazia dei mediocri disposta a vendere al ribasso il futuro della nostra regione al migliore offerente, a chi si preoccupa solo di garantire le ricandidature dei soliti noti a cui nessuno voto libero potrebbe garantire una rielezione democratica”.
E proprio sul voto libero si concentra la seconda campagna di “Primavera della Calabria”, perché – ha proseguito la Falcone – “mai come in questa occasione in Calabria dobbiamo dire no a chiunque pensi di comprare il voto dei cittadini barattandolo con una bolletta pagata o con un contratto precario di quindici giorni e mal pagato. I calabresi hanno fame di diritti e di giustizia. Ma mai come adesso è importante capire che non si deve barattare il proprio voto in cambio di un’elemosina o quei diritti a cui abbiamo diritto non li avremo mai. Per questo noi di Primavera della Calabria invitiamo le calabresi e i calabresi a rifiutare categoricamente ogni invito all’astensione, perché astenersi equivarrebbe a una resa che favorisce le cordate di potere che da troppo tempo hanno messo sotto scacco il destino della Calabria e del Sud. Non c’è più bisogno di astenersi, questa volta c’è in campo un’alternativa credibile e far finta di non vederla significa negare l’unica possibilità di futuro libero ai calabresi. Per chi? Per cosa? Nessuna fiducia a chi ci ha venduti per troppe volte. E’ arrivato il momento di scegliere noi le nostre classi dirigenti. Chi si astiene è complice, chi vota liberamente è responsabile del cambiamento”.
Giovani protagonisti nella campagna “Primavera dei giovani” in cui – ha proseguito la Falcone – “le nostre ragazze e i nostri ragazzi, realizzando dei video, racconteranno la Calabria che funziona e le tante criticità che ancora la zavorrano per avviare percorsi condivisi di risoluzione che partano proprio dai giovani e dai cittadini che vogliono dar loro ascolto non strumentalizzarli. E’ quello che stiamo facendo con metodo circolare nei nostri gruppi di lavoro tematici”.
L’appello di Anna Falcone a tutti i cittadini calabresi “perché, a prescindere dalle finte contrapposizioni degli attuali schieramenti in campo, si attivino. Non vediamo differenze tra i vertici del centrodestra e i vertici del centrosinistra, entrambi preoccupati solo di perpetrare il loro potere. Ci appelliamo agli astensionisti e all’elettorato calabrese libero in entrami gli schieramenti, a coloro che non vogliono legittimare né con il voto né con l’astensionismo le solite cordate di potere. Solo votando liberamente possiamo passare dal ricatto al riscatto. La Calabria ha bisogno di ripristinare una normalità democratica, in una regione dove in consiglio regionale in questi anni hanno dominato gli accordi trasversali tra centrodestra e centrosinistra. “Primavera della Calabria” è un laboratorio progressista aperto a tutti coloro che, anche da orientamenti diversi, credono che questa regione meriti un consiglio regionale di persone serie e credibili. La Calabria ha bisogno urgente di una rivoluzione trasversale di persone coraggiose e di buona volontà che si riconoscano nei valori democratici e della Costituzione”.