Dpcm gennaio, zona rossa e stato d’emergenza: le novità
2 min di letturaZona rossa legata all’incidenza dei casi, proroga dello stato d’emergenza. Il governo studia un nuovo giro di vite per provare a fermare i contagi da Covid-19
Secondo quanto si apprende, la stretta sarà contenuta nel prossimo Dpcm, che dovrebbe essere varato la prossima settimana ed entrare in vigore dal 16 gennaio.
Una delle misure al vaglio dell’esecutivo riguarderebbe la possibilità di far scattare in automatico la zona rossa nel caso in cui l’incidenza settimanale dei casi fosse superiore a 250 ogni 100mila abitanti.
Si va inoltre verso una proroga dello stato di emergenza (che scade il 31 gennaio). Non è ancora definita la data ma il provvedimento appare una strada obbligata, considerato l’aumento dei contagi.
In particolare, il collegamento tra zona rossa e incidenza è una proposta che l’Istituto superiore di sanità, condivisa dal Cts, vuole presentare al governo e alle Regioni, a quanto apprende l’Adnkronos Salute. Il nuovo parametro potrebbe essere inserito nel prossimo provvedimento se dovesse arrivare l’ok delle Regioni e della Conferenza delle Regioni nei prossimi giorni. La valutazione dell’incidenza, e non solo l’indice Rt, per decidere la fascia di rischio di una Regione è già stata usata nel caso del Veneto.
Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ha convocato una riunione con Regioni, Anci e Upi sul nuovo Dpcm per le 10.30 di lunedì mattina. In videoconferenza parteciperà all’incontro anche il ministro della Salute, Roberto Speranza. Lo riferiscono fonti governative. Nel corso della riunione potrebbe esserci anche un confronto sulla proposta dell’Iss, condivisa con il Cts, di introdurre il nuovo parametro dell’incidenza per stabilire se una Regione debba andare in zona rossa.