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Draghi: informativa urgente del Consiglio dei Ministri su Ucraina

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mario draghi

Il ritorno della guerra in Europa non può essere tollerato“, timore per lo sconvolgimento degli equilibri europei

Lunghi applausi durante l’intervento del Presidente del Consiglio Mario Draghi sul pieno sostegno all’Ucraina e sulla condanna all’attacco ingiustificato e non provocato da parte della Russia. Anche il G7, fa sapere il Presidente, richiama all’ordine e al ritorno alle trattative in maniera pacifica, condizione che la Russia pare non aver intenzione di sostenere.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, in un momento drammatico e durante una delle riunioni dei vertici della scorsa sera, ha fatto sapere di trovarsi ancora in territorio ucraino, ma che teme per la sua incolumità e quella della propria famiglia; è saltato l’incontro telefonico programmato per le ore 9.30 italiane che si sarebbe dovuto tenere questa mattina con il premier Draghi.

Parole dure e di condanna anche per la Bielorussia, aperta sostenitrice e partner degli attacchi premeditarti della Russia. A tal proposito nel pomeriggio i vertici NATO si riuniranno per rafforzare i dispiegamenti delle zone cuscinetto.

L’Italia è al lavoro per stanziare 110 milioni di euro a sostegno della crisi non solo umanitaria, ma anche economica che sta colpendo senza pietà l’Ucraina; il primo scopo di radere al suolo l’economia del paese messo in atto dal Presidente Vladimir Putin ha largamente colpito nel segno. Nel frattempo si lavora per rafforzare i confini del nostro continente sostenendo il settore equipaggiamenti di difesa e puntando al potenziamento della Zona Est.

Espressa anche grande soddisfazione, seguita da un lungo applauso, per il ministro Lorenzo Guerini, che ha ancora una volta dimostrato come le forze italiane rispondano prontamente e con preparazione: sono già stati messi a disposizione 250 uomini dislocati tra le forze navali e la Lettonia a cui seguiranno qualora fosse necessario 1400 uomini provenienti dalla marina, dall’aeronautica e dall’esercito, oltre ad una ulteriore riserva di 2000 uomini.

Intanto si procede con un piano NATO composto da cinque livelli di risposta graduale e si è dato il via alle prime sanzioni e restrizioni che hanno previsto:

  • il blocco delle importazioni e delle esportazioni per la Russia, sul modello della Crimea 2014;
  • il congelamento di tre istituti bancari;
  • la messa in atto di sanzioni ad personam, riferite ai 300 membri del Duma che hanno pienamente appoggiato le decisioni bellicose russe.

Ulteriori provvedimenti sono in atto a Bruxelles e saranno resi noti il prossimo martedì dal Presidente, ma tra le anticipazioni si pensa ad un blocco anche dei depositi bancari perpetuati dalla Russia in istituti europei.

Gli effetti indiretti di questa immane tragedia interesseranno tutto il territorio europeo, in primis in termini di rincari energetici considerando che circa il 45% del gas usato in Italia proviene dal territorio russo. Da qui una lunga critica sulla poca lungimiranza che la nostra nazione ha avuto nei decenni passati sugli assetti geopolitici riferiti anche alla mancanza delle diversificazioni di provenienza delle fonti energetiche.

Felicia Villella

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