Draghi studia aperture, chiesti a Cts nuovi protocolli
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La riapertura deve essere “sostenibile”, ”reale e non solo di facciata”, spiegano fonti di governo
Il premier Mario Draghi spinge sulle riaperture, per consentire al Paese, alle prese con l’emergenza Covid e le varianti che accelerano la corsa del virus, di ripartire, seppur gradualmente.
A quanto apprende l’Adnkronos da autorevoli fonti di governo, il presidente del Consiglio ha infatti chiesto al Cts di lavorare su protocolli ‘meno rigidi’ per le aperture’. O meglio che tengano conto anche della sostenibilità di alcuni settori falcidiati dalla pandemia.
Con una sorta di benchmark dei comparti più in affanno, per fissare delle asticelle, dei parametri -e in questo potrebbe essere coinvolto anche il Mef- che consentano di evitare delle aperture anti-economiche.
Insomma, la riapertura deve essere “sostenibile”, ”reale e non solo di facciata”, spiegano fonti di governo.
E consentire effettivamente a chi rialza la saracinesca di poter ‘far cassa’.
Tali criteri -resta la condizione sine qua non- dovranno garantire innanzitutto la salute dei cittadini.