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DUE: Chiara Francini e Raoul Bova insieme al Grandinetti

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Proprio il giorno della festa della donna è andato in scena, al Teatro Grandinetti (sold out) “DUE al quadrato“, lo spettacolo di Luca Miniero interpretato da Raoul Bova e Chiara Francini. Il regista di “Benvenuti Al Sud” mette in scena la sua prima opera teatrale: una commedia frizzante e insieme realistica sulla vita di coppia, dove si scontrano passato e futuro: e dove come in tutto il suo cinema la storia nasce dalla contrapposizione di due poli narrativi.

Facile l’identificazione nei problemi di piccola quotidianità della coppia: anche se forse il pubblico femminile apprezza maggiormente la verve di Chiara Francini, caso più unico che raro di bella donna che grazie ad un’irresistibile verve comica riesce a conquistare le donne ironizzando su isterie e manie tipiche dell’altra metà della luna. “come saremo tra vent’anni, tenendo conto che ancora non siamo sposati?“, “mi amerai anche da vecchia e brutta?“, “ma tu chi sei veramente?“: sono gli interrogativi che uomo e donna si pongono, quegli inquieti e inquietanti punti di domanda che sono gli ostacoli di quella sfida che è il rapporto a due: un balletto su ritmi diversi di volta in volta, un gioco perverso di potere, una lenta costruzione (di un letto matrimoniale, perfetta metafora d’amore, sesso e tensione).

Chiara Francini mette tutta la sua spumeggiante toscanita al servizio della storia; Raoul Bova non avrà un magistero interpretativo ma si impegna; e nonostante tocchi di trash, DUE funziona bene per quello che é, ovvero quasi “cinema a teatro”, un film fresco e veloce, bello e simpatico e coinvolgente giusto per il tempo in cui vi si assiste. E dimenticarlo subito dopo.

 

Valentina Arichetta

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