“E se poi è vero”? A sfidare la superstizione centinaia di persone nel centro storico di Sambiase con il gruppo Vercillo
3 min di letturaUna serata dedicata a San Francesco da Paola, alla cui scuola la compagnia lametina ha mosso i suoi primi passi
“E se poi è vero”? A sfidare la superstizione ieri sera, centinaia di persone che, con il sorriso sulle labbra hanno riempito il centro storico di Sambiase.
E così, grazie all’arte scenica della compagnia lametina “G. Vercillo”, il sacrato della Chiesa Matrice si è trasformato in un palcoscenico dove, tra cornetti e ferri di cavallo, si è dato il via alla commedia esilarante, liberamente tratta da Peppino de Filippo per la regia di Raffaele Paonessa.
In una atmosfera suggestiva, tra luci artificiali, candele ed un cielo stellato, gli attori che giocavano in casa, hanno intrattenuto il pubblico con una comicità in alcuni momenti dal sapore amaro.
Ogni attore, nelle vesti del proprio personaggio, ha contribuito a far rivivere la famiglia di un tempo, che proprio in quelle stradine di su corso Vittorio Emanuele., ha scritto la nostra storia.
Una serata dedicata a San Francesco da Paola, alla cui scuola la compagnia lametina ha mosso i suoi primi passi ed al quale riconducono ogni successo.
Un evento che ha segnato l’occasione per riaccendere le luci su un luogo, come quello del centro storico di Sambiase, portatore di cultura, valori, con la solennità architettonica di una chiesa simbolo di fede e di ritrovo cittadino.
Seppur in ogni angolo di questa terra è viva la presenza della fede a cui sono legate le tradizioni, gli usi ed i costumi delle città, dei borghi, dei piccoli centri, della gente di Calabria, appare oggi necessario ed urgente tutelare questo ingente patrimonio e tramandarlo alle nuove generazioni.
Con questo obbiettivo – sottolinea il regista, Raffaele Paonessa – siamo saliti su questa palco ideale, ritornando nei luoghi dove siamo nati ad alla cui sorgente religiosa e umana ci nutriamo, Non possiamo non ringraziare i padri minimi di Sambiase, il nostro amato pubblico che ci segue in ogni dove ed in ogni quando, e tutti coloro che hanno lavorato e lavorano per lo sviluppo del nostro territorio.
A conclusione della commedia, il regista ha proprio evidenziato la centralità emozionale del luogo, dove proprio il gruppo teatrale trova dimora come sede, in una piccola stanza su quella chiesa, guardando al cielo e godendo della grandiosità dell’amicizia e della condivisione.
Un “Festival senza Luoghi Comuni” (finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate a esito dell’avviso “Attività culturali 2022” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione, Formazione e Pari opportunità – settore Cultura) che ha trovato nella commedia di De Filippo l’occasione per sottolineare come l’essere superstiziosi sia un luogo comune anche se…. a non esserlo porta male.
Il prossimo appuntamento con la compagnia è per sabato 17 giugno sempre a Sambiase in Lamezia Terme, in occasione dei festeggiamenti di Maria SS. delle Grazie