Le Eccellenze Calabresi illustrate in un incontro all’Uniter
3 min di letturaLe positività della nostra regione, spesso riconosciute o valorizzate all’estero e non dagli stessi calabresi, sono state presentate nel corso di un incontro Eccellenze calabresi organizzato dall’Uniter di Lamezia Terme, presieduta da Italo Leone.
Ad affronatre l’argomento la professoressa Giovanna Villella, introdotta dalla vicepresidente dell’Uniter Costanza Falvo D’Urso, la quale ha ricordato al numeroso pubblico quel «vittimismo che ci accompagna da secoli e che dobbiamo lasciare alle spalle per accogliere il progresso connotato da importanti iniziative».
La relatice Giovanna Villella, premettendo che in Calabria esistono almeno 300 eccellenze aziendali, ha scelto di soffermarsi soltanto su alcune traccciandone un esauriente profilo scandito da cenni storici, innovazioni, qualità dei prodotti, piuttosto di nicchia, servizi e mercati di diffusione nazionali ed esteri.
Discutendo di ogni eccellente azienda calabrese con uguale dignità, la relatrice è partita dal “Lanificio Leo” di Soveria Mannelli, la prima fabbrica laniera della storia calabrese.
«Fondata nel 1873 – ha precisato Giovanna Villella – l’azienda occupa uno spazio di 1200 metri quadrati in cui si svolge il processo di filatura, tessitura e finissaggio e conserva una collezione composta da oltre 200 calchi ottocenteschi, intagliati a mano nel legno di pero con iconografie magno-greche e bizantine, con cui si realizza la stampa manuale a ruggine».
Nel 1997 l’azienda ha iniziato un vistoso processo innovativo coniugando impresa e cultura e ospitando, per dieci anni (1998-2007), un originale festival (Dinamismi Museali) basato sul rapporto tra le forme d’arte più avanzate e i luoghi del lavoro tra l’indifferenza dei calabresi.
Soltando l’Olanda, attraverso internet, scoprì il valore della fabbrica la quale, investendo sul capitale umano presente nel territorio, era riuscita ad attivare processi e mutamenti culturali generatori di sviluppo ed innovazione.
Nel 2008, con la nascita del Lanificio Sas è stato realizzato un nuovo reparto dotato di tecnologie di ultima generazione a supporto dell’impianto di produzione storico.
Tra le altre eccellenze calabresi la relatrice ha menzionato l’azienda che opera nell’arte orafa fin dal ‘700 e portata avanti da G. B. Spadafora a San Giovanni in Fiore.
Proiettata in un percorso di ricerca storica sulla Calabria e sui personaggi calabresi più illustri e studiati come Gioacchino da Fiore, l’azienda ricostruisce i gioielli dei loro tempi lavorati con tecnica a filigrana e infilatura su filo d’oro delle perle scaramazze cucite sui gioielli e indossati da regine da dive, regine, first lady e papi.
Di grande rilievo anche la Sir Meccanica (Settingiano) presente da 25 anni sul mercato mondiale, foriera di nuove e rivoluzionarie tecniche nel settore della produzione di macchine utensili portatili multifunzione.
Così pure l’Alupack, che produce oggetti di alluminio, pellicole e carta da forno per uso alimentare ed è attiva in due sedi principali: San Marco Argentano e in Polonia dove sorge un nuovo polo produttico capace di rispondere alle esigenze del mercato europeo.
Di altrettanta importanza l’Azienda Agricola Favella (Corigliano Calabro) che, nata nel 1932 ad opera della famiglia Rizzo e trasformatasi da azienda agricola pastorale in un allevamento moderno con l’acquisto delle vacche Frisone in Canada, è diventata esportatrice di prodotti apprezzati in tutto il mondo.
Degna di menzione anche la Degusteria Magnatum (Longobardi) che si è imposta nel settore turistico enogastronomico per i percorsi culinari di eccellente qualità basati sui prodotti tipici locali e non.
Lina Latelli Nucifero