Elezioni comunali. Barbanti (PD): spero si voti davvero nel primo semestre 2019
3 min di letturaSi può credere alla scadenza per le prossime consultazioni elettorali comunali entro il primo semestre dell’anno 2019 promesso dal deputato D’Ippolito nella conferenza stampa di sabato 4 novembre?
Comunicato Stampa
Io penso che ci dobbiamo credere e dobbiamo assumere la dichiarazione del deputato lametino, al quale augurerei si aggiungesse anche il sostegno dell’altro deputato lametino Furgiuele, come un solenne impegno.
Le scadenze temporali sarebbero rispettate perché lo scioglimento del consiglio comunale è del novembre 2017 ed i diciotto mesi andrebbero a scadere proprio nel mese di maggio-giugno 2019.
Se i due autorevoli nostri rappresentanti del Governo nazionale riuscissero a far presente al loro Presidente del Consiglio, al loro Vicepresidente ed al loro Ministro dell’Interno, cioè l’autorità proprio interessata al provvedimento, lo stato di estrema difficoltà nel quale versa Lamezia, io credo che davvero potremmo andare al voto in questa prima parte dell’anno 2019.
E comunque ritengo doveroso dar ampio credito a questo impegno dichiarato in maniera così netta e forte.
E dobbiamo anche accelerare i chiarimenti che la Città aspetta verso la prossima tornata elettorale che dovrà inevitabilmente far segnare uno stacco evidente con l’amministrazione dello scioglimento.
A questo proposito, l’on. D’Ippolito fa riferimento alla proposta di “un sindaco-una lista” discussa pubblicamente da rappresentanti politici diversi, tra i quali sono mancati quelli della destra ed anche l’ex sindaco Mascaro. Questo riferimento potrebbe essere la presa d’atto che i rappresentanti della Lega, del movimento che fa capo a Gianturco e di alcuni altri rappresentanti politici stiano lavorando per mettere in campo una coalizione, quindi, con più liste ed un solo candidato sindaco.
Come un segnale potrebbe essere la presenza in Città di esponenti di Forza Italia che non hanno mancato nei mesi scorsi di evidenziare un totale sostegno all’ex sindaco Mascaro che, perciò, potrebbe diventare il candidato di Forza Italia o, comunque, sostenuto da Forza Italia e da altre liste.
La questione “un sindaco-una lista” sta perciò evidenziando quel che bolle in pentola.
Io credo che il PD di Lamezia, al quale non è stato consentito di completare il rinnovamento del partito iniziato un anno addietro con la nomina dei due segretari e dei direttivi dei due circoli presenti in Città, ben ha fatto a partecipare al dibattito rinviando ad una decisione del partito la determinazione in merito.
In ogni caso credo che il criterio principale per la determinazione delle candidature sia quello della discontinuità più totale ed assoluta con l’amministrazione uscente sciolta per infiltrazioni mafiose per evidente responsabilità dell’intera amministrazione di centrodestra e dell’ex sindaco Mascaro.
Il PD di Lamezia, quindi, attraverso i segretari dei circoli ed i direttivi congiunti cominci a discutere ed a prendere decisioni definite.
Non vi sia chi nel partito regionale o provinciale pensi di inviare un commissario per la gestione della fase elettorale. Nessuno capirebbe e non vedo chi la sosterrebbe dopo l’esperienza, con gli esiti tristemente noti, della tornata elettorale del 2015.
Le responsabilità delle decisioni devono essere prese a Lamezia.
Aver impedito l’elezione del segretario cittadino e del comitato cittadino non fermi l’attività politica del nostro partito. Il Comitato cittadino sia rappresentato dai direttivi dei due circoli congiunti e dai loro segretari ed a questo organismo riconosciamo a Lamezia la necessità di aprire la fase pre-elettorale in vista del rinnovo del consiglio comunale.
Sebastiano Barbanti – PD