L’Ensemble Barocco di Napoli apre la stagione autunnale di Ama Calabria
3 min di letturaIl flauto dolce, diffuso a Napoli nella prima metà del XVIII secolo, ha dominato il concerto “Soffio di Partenope” tenuto dall’Ensemble Barocco di Napoli presso il teatro Umberto di Lamezia Terme e ha dato il via alla stagione musicale autunnale di Ama Calabria organizzata con il sostegno del MiBact, della Regione Calabria e del Cidim, e la collaborazione del Comune di Lamezia Terme e del Conservatorio di Vibo Valentia.
L’ensemble, diretto dal maestro Tommaso Rossi al flauto dolce e composto da Evangelina Mascardi all’arciliuto, Guido Morino al clavicembalo e Marco Vitali al violoncello, ha aperto la serata con una Tarantella di Anonimo del XVII secolo proseguendo con un programma basato sul repertorio per flauto e basso continuo, rappresentativo del ruolo del flauto dolce in voga nella Napoli dei primi decenni del XVIII secolo ed espressione dello spessore musicale delle composizioni, dedicate a questo strumento, provenienti dai fondi musicali del Conservatorio San Pietro a Majella, della University of Carolina Music Library, della Collezione Harrach della Public Library di New York.
Nel corso dell’iniziativa musicale, l’Ensemble ha proposto una serie di sonate definite da Tommaso Rossi, ad inizio del concerto, «uno scorcio temporale che va dal 1725 al 1759 toccando autori che hanno scritto per flauto dolce pagine di grandissimo livello musicale».
Basti pensare alle sonate eseguite di Francesco Mancini (Sonata IV in La minore per fLauto dolce e basso continuo), figura di grande rilievo nello scenario napoletano settecentesco e maestro di Cappella del Conservatorio di Santa Maria di Loreto, o a quella di Leonardo Leo (Sonata VII per flauto e basso continuo), straordinario operista e didatta, maestro di Niccolò Iommelli.
Per non parlare poi di quella di Nicola Fiorenza (Sonata a flauto del Signor Fiorenza), violinista ed insegnante al Conservatorio Santa Maria di Loreto, nonché autore di quattro bellissimi concerti per flauto e archi e di Leonardo Vinci (Sonata in La minore a Flauto solo e basso), raffinato operista di grande successo sui palcoscenici internazionali dell’epoca o di Pietro Pulli, compositore napoletano appassionato di opere buffe.
Una straordinaria occasione d’ascolto per un pubblico che ha potuto fruire di un repertorio poco frequentato ma di assoluto valore artistico e di straordinario fascino sonoro meritevole di consensi ed applausi che l’ensemble ha ricompensato con un’altra sonata fuori programma.
L’Ensemble Barocco di Napoli, costituito nel 2010 su iniziativa di Tommaso Rossi, Raffaele Di Donna e Marco Vitali, annovera musicicisti attivi da anni nelle più importanti compagini italiane di musica antica e si è esibito per prestigiosi festival come il Festival Cusiano di Musica Anticam Opera Giocosa di Savona, Festival Leonardo Leo, Echi Lontani di Cagliari.
Ha pubblicato due Cd con l’etichetta Stradivarius: uno dedicato alle Cantate e Sonate con flauto di Alessandro Scarlatti e con la soprano Valentina Varriale, l’altro dedicato alle sonate per flauto di Leonardo Leo. A Pertosa l’Ensemble ha organizzato il corso di musica antica “ Musiche da ricordare” in collaborazione con la Fondazione Mida.
Per quanto riguarda il Cd dedicato a Leo, il compositore Carlo Boccadoro ha scritto «Tra i tantissimi talenti di quella scuola si distingue Leonardo Leo, cui il flautista Tommaso Rossi dedica un cd con le sonate per flauto dolce e continuo.
Sono sette meraviglie che vi delizieranno dal principio alla fine dell’ascolto grazie alla luminosità delle arcate melodiche, alla perfezione dei fraseggi e all’inesauribile vena compositiva, che richiede un grande virtuosismo strumentale al protagonista. L’eccellente Ensemble Barocco di Napoli lo segue in questa avventura da non lasciarsi sfuggire».
Lina Latelli Nucifero