Le cosche di ‘ndrangheta negli affari dell’eolico: 13 arresti
2 min di letturaAccertata la sistematica infiltrazione delle cosche calabresi nei lavori del settore eolico
REGGIO CALABRIA. Neanche il settore eolico calabrese è sfuggito agli interessi delle cosche. Tant’è che i carabinieri di Reggio Calabria hanno eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori e presunti ‘ndranghetisti. L’operazione è scattata al termine di indagini, coordinate alla Dda di Reggio Calabria, che secondo gli investigatori avrebbero permesso di accertare la sistematica infiltrazione delle cosche calabresi nei lavori necessari alla realizzazione dei parchi eolici nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
Dalle indagini sono emersi anche numerosi episodi estorsivi in danno delle aziende committenti dei lavori per la realizzazione di parchi eolici in Calabria, perfezionati grazie all’apporto di imprese colluse con le compagini mafiose egemoni sulle aree in cui sono state realizzate le opere.
L’operazione è stata condotta in varie località del territorio nazionale. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafioso, estorsione, illecita concorrenza con violenza o minaccia e danneggiamento, aggravati dal metodo o delle finalità mafiose, e induzione indebita a dare o promettere utilità. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri terrà alle 10.30 al Comando provinciale carabinieri.
Redazione