Europee, Movimento 5Stelle: primi in Calabria ma il calo c’è stato
2 min di letturaCon riferimento al voto in Calabria, i risultati delle elezioni Europee confermano che il Movimento 5 Stelle resta il primo partito della regione, malgrado non esprima consiglieri regionali e non abbia responsabilità di governo locali». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, che aggiunge: «Il responso delle urne ci dice pure che il Partito democratico, ancora sotto l’influenza dominante del presidente della giunta della Calabria, Mario Oliverio, non ha la forza per aspirare al governo della Regione, come dimostra l’affermazione della nostra Laura Ferrara, eletta, che da sola ha raggiunto un consenso pari alla somma delle preferenze dei candidati del Pd Franco Iacucci e Andrea Cozzolino. La Lega – prosegue D’Ippolito – ha invece avuto un aumento percentuale alquanto prevedibile, grazie alla candidatura del suo leader, Matteo Salvini, e alla convergenza del vecchio centrodestra calabrese, che ha nel Carroccio il principale riferimento. Lo si è visto anche a Lamezia Terme, dove, nonostante ciò, siamo con 5.306 preferenze appena dietro alla Lega, che ha ottenuto 5.374 voti». «I dati ufficiali – sottolinea il parlamentare M5S – non possono tuttavia esimerci da una necessaria autocritica, anche alla luce del diffuso astensionismo, che in primo luogo è un segnale nei nostri confronti. Nonostante il nostro impegno per la tutela dell’ambiente, per superare l’emergenza reale nel settore dei rifiuti, per denunciare il malcostume amministrativo e cacciare i responsabili della malasanità regionale, evidentemente abbiamo risentito di una minore efficacia comunicativa rispetto alla Lega. Al netto della manifesta ostilità di tanta stampa nazionale, non abbiamo saputo imporre i nostri princìpi e le nostre battaglie storiche, preferendo una linea negoziale che non ci ha premiato». «Adesso – conclude D’Ippolito – si tratta di mantenere le promesse che abbiamo rivolto agli elettori, salario minimo orario, provvedimento per le famiglie che fanno figli, riduzione significativa delle tasse e più diritti sociali. Con umiltà dobbiamo lavorare con maggiore determinazione. Dobbiamo ascoltare i cittadini e dare seguito al progetto della nuova organizzazione del Movimento, radicandoci sul territorio, riunendo le intelligenze e le esperienze degli attivisti e di quanti condividono i nostri obiettivi. Dobbiamo mantenere la nostra identità, anche per arginare iniziative e comportamenti lontani anni luce dal nostro dna politico»