Fai-Flai-Uila Calabria: “Forestazione, lavoratori siano al centro della programmazione politica”
3 min di lettura“Le recenti previsioni normative della Regione rispetto alla salvaguardia del territorio rappresentano certamente segnali positivi per la tutela del patrimonio ambientale calabrese”
comunicato stampa
«Le recenti previsioni normative della Regione rispetto alla salvaguardia del territorio boschivo, il contrasto degli incendi e il controllo degli scarichi inquinanti riversati in mare, rappresentano certamente segnali positivi per la tutela del patrimonio ambientale calabrese.
Però ci aspettiamo uno sforzo maggiore, in termini di investimenti e programmazione, verso coloro che sono i veri protagonisti del presidio umano del territorio, ovvero i lavoratori idraulico-forestali» è quanto dichiarano in una nota stampa i Segretari Generali regionali di Fai Cisl, Michele Sapia, Flai Cgil, Caterina Vaiti, e Uila Uil, Pasquale Barbalaco.
«Su questi temi, che riguardano la forza lavoro forestale calabrese, attendiamo e sollecitiamo al Presidente Occhiuto e all’Assessore Gallo una imminente convocazione.
Certamente occorrono droni, pick-up, volontari e ingegneri forestali, ma, a nostro avviso, è fondamentale, investire in nuova manodopera forestale nei cantieri e nelle aree interne.
Il settore ha assoluto bisogno di nuova forza lavoro, nuove professionalità e competenze, da formare e qualificare sul campo, individuando una soglia minima del personale da impiegare. La forza lavoro attuale è di 3.700 addetti, con un’età media di 59 anni, un bacino che continua a svuotarsi in una regione fragile e con oltre 610.000 ettari di superficie forestale. Per questo, senza se e senza ma, serve un immediato ricambio generazionale nel settore forestale calabrese per fare prevenzione, riforestazione e messa in sicurezza del territorio.
È questo il tema fondamentale – insistono Sapia, Vaiti e Barbalaco – se per l’anno in corso non si procederà a integrare almeno 1000 unità stagionali, si ripresenteranno le stesse criticità e difficoltà organizzative anche per le attività del servizio antincendio boschivo.
Ci aspettiamo un vero cambio di passo da parte del Presidente Occhiuto e dell’Assessore Gallo su questi temi, con al centro un percorso pragmatico e chiaro sul tema del ricambio generazionale nel sistema ambientale-forestale calabrese. Serve un percorso che veda le parti sindacali, datoriali e istituzionali insieme per una vera e immediata svolta, un percorso e confronto regionale – ribadiscono Sapia, Vaiti e Barbalaco – che sia strutturale per come socializzato durante la mobilitazione unitaria sul comparto dello scorso maggio 2023 davanti alla Cittadella.
Inoltre questa mattina abbiamo inteso inviare – riferiscono i Segretari regionali di Fai, Flai, Uila – una comunicazione all’azienda regionale Calabria Verde sull’avvio del Servizio antincendio boschivo e criticità del servizio Aib emerse l’anno scorso, l’erogazione del premio obiettivo 2023 che tarda ad arrivare, l’avvio dei lavori per il personale della ex legge 15, e maggiore informazione sindacale sull’organizzazione delle attività, riguardanti la sorveglianza idraulica, previste dal protocollo di intesa tra Calabria Verde e Arpacal all’interno del progetto “Mare Pulito”.
È necessario – concludono i sindacalisti – più pragmatismo e azione per un settore strategico in Calabria come quello del sistema ambientale-forestale ponendo la giusta attenzione, senza sterili polemiche, sul lavoro svolto dai lavoratori forestali, di ieri e di oggi, facendo tesoro di quell’esperienza che ha realizzato infrastrutture e boschi, per poi coltivare in Calabria una forestazione moderna, dentro le opportunità della transizione ecologica, con risvolti positivi in termini di sicurezza territoriale per le comunità e opportunità occupazionali, attraverso investimenti, confronto, contrattazione e programmazione».