Falcone-Piccioni: 3mila lavoratori Abramo a rischio, silenzio inaccettabile
2 min di lettura“Senza una soluzione alla crisi aziendale, assisteremo all’ennesimo durissimo colpo sul fronte occupazionale”
Comunicato stampa
“Nel silenzio indifferente della “solita” politica calabrese, impegnata a raccogliere consensi con le stesse logiche e gli stessi metodi di sempre, per circa tremila lavoratori dell’Abramo Customer Care il futuro è una gigantesca incognita: il tribunale fallimentare di Roma ha messo all’asta il colosso telefonico nel mese di giugno ma a luglio l’asta è andata deserta.
Stiamo parlando di una realtà aziendale che nell’area centrale della Calabria conta oltre 2000 dipendenti, di lavoratori e famiglie sul cui futuro incombe una gigantesca spada di Damocle.
Senza una soluzione alla crisi aziendale, assisteremo all’ennesimo durissimo colpo sul fronte occupazionale in una realtà come la nostra già segnata da tassi di disoccupazione elevatissimi, dove il lavoro è quasi sempre precario e soggetto alle logiche del ricatto e del condizionamento..
E’ mai possibile che l’amministrazione regionale di centrodestra a guida Spirlì’ non abbia mai partecipato in questi mesi ai tavoli ministeriali per tentare di trovare una soluzione per oltre 2000 lavoratori calabresi? In questo momento nel governo Draghi sono rappresentate quasi tutte le forze politiche di centrodestra e di centrosinistra: è mai possibile che i rappresentanti calabresi non siano riusciti a far diventare una questione “nazionale” una vertenza dal cui esito dipende la vita di tante persone e famiglie e gli equilibri già fragilissimi di una realtà sociale ed economica come quella del nostro territorio? E’ come se, quando si tratta della Calabria e dei lavoratori calabresi, le crisi aziendali avessero meno peso o non meritassero di entrare nell’agenda del governo nazionale: anche questa è una conseguenza di questa classe politica calabrese totalmente autoreferenziale e incapace di portare le istanze della nostra Regione sui tavoli istituzionali.
Ai lavoratori dell’Abramo Customer Care esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza.
La battaglia per la liberazione e il riscatto della nostra Regione che stiamo portando avanti passa da quella che, insieme alla sanità, è la principale emergenza calabrese: il lavoro.
I calabresi hanno diritto al lavoro vero, libero dai meccanismi del ricatto e della clientela, libero anche da quei “meccanismi” di appalti e megacommesse che negli anni hanno soppresso diritti e alimentato precariato e incertezze”, è quanto dichiarano Anna Falcone e Rosario Piccioni candidati circoscrizione centro nella lista “de Magistris PRESIDENTE”