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Falerna. Nonno Fedele sta bene: scongiurata la paura del Covid, la famiglia ringrazia!

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FALERNA. La famiglia Grandinetti ringrazia quanti hanno mostrato solidarietà e vicinanza nei giorni scorsi alla notizia che nonno Fedele era risultato positivo al Covid-19.

Di seguito la nota stampa:

“Sei giorni dopo i fatti accaduti ( Covid-19), ormai noti a tutti i concittadini di Falerna e dell’hinterland lametino è doveroso rivolgere una serie di sentiti ringraziamenti.

Ma, prima, facciamo ora un piccolo passo indietro.

L’anno 2019 è stato per la nostra famiglia un “annus horribilis” perchè ci ha portato via un caro familiare.

Come ogni Capodanno, il 31 gennaio scorso, si è sperato in un 2020 migliore, ignari della grande tragedia che ci stava coinvolgendo a livello mondiale e che ha pensato bene di riservarci un’altra sorpresa da lì a pochi mesi. Sicuri del fatto che non verremo denunciati dalla nostra stessa famiglia per “violazione della privacy” espliciteremo di seguito i fatti accaduti dal pomeriggio di domenica di Pasqua fino alle ore 13:41 di martedì 15 aprile, orario in cui ci è stata ufficialmente comunicata la fine di un incubo, anche se parziale.

Saremo sintetici ma puntuali nell’esporre i fatti, domenica pomeriggio (h. 16:00 circa) nonno Fedele accusa un malore e viene portato in ambulanza all’ospedale di Lamezia Terme per un sospetto infarto.

Nella tarda serata viene trasferito presso in un’altra struttura ospedaliera e sottoposto ad un primo intervento.

Dopo ore di attesa e ansia nella notte di lunedì giunge la telefonata che segnava per noi l’inizio di un incubo. “E’ positivo al Covid-19”, queste sono state le parole che nessuno di noi potrà dimenticare. Successivamente nel corso della notte e in mattinata siamo stati contattati più volte da tutte le istituzioni coinvolte nella procedura.

Molteplici le sensazioni che ci stavano travolgendo tra incredulità, paure e preoccupazione non solo per la nostra famiglia ma anche per tutte le persone che indirettamente e ipoteticamente nell’assurdità dei fatti potevano essere state coinvolte.

Negatività e positività entravano in conflitto nella nostra mente. Nel frattempo la notizia diveniva ufficiale e resa nota alla cittadinanza e tanti, ad eccezione di qualche caso, ci hanno dimostrato la loro vicinanza e il loro affetto.

Vogliamo solo dirvi che durante queste 37 interminabili ore abbiamo ricevuto una quantità enorme di telefonate per ore e ore di conversazioni che ci incoraggiavano e ci sostenevano, oltre ad una innumerevole quantità di messaggi WhatsApp.

Detto questo, senza fare i nomi solo per il timore di dimenticarne qualcuno, ringraziamo:

l’equipe medica intervenuta a casa che ha sin da subito saputo individuare il problema ed è intervenuta tempestivamente e durante il trasporto in ospedale;

il personale medico e paramedico del pronto soccorso di Lamezia Terme;

l’èquipe che lo ha trasportato dalla prima alla seconda struttura ospedaliera;

l’èquipe che ha immediatamente effettuato gli interventi di natura cardiaca all’ospedale di Catanzaro;

la dottoressa dell’Asp che si occupa dei familiari dei casi Covid;

-il nostro medico che, come sempre è andato ben oltre quello che può essere il rapporto medico-paziente, lo abbiamo sentito vicino a noi come può essere un padre o un fratello, facendo all’occorrenza (e ce n’è stato bisogno) anche da psicologo;

-le autorità civili e militari, di Falerna, con le quali siamo stati in costante contatto, ci sono state vicine non solo per l’intervento istituzionale ma anche e soprattutto dal punto di vista umano;

-tutte le persone, amici, colleghi di lavoro, parenti, conoscenti, che ci hanno chiamato e massaggiato, perché sentire vicini a noi tante persone è stato veramente fondamentale;

-i nostri vicini che ci hanno sostenuto senza riserva alcuna e qualche volta anche difeso da qualche ‘voce fuori dal coro’.

E adesso vi raccontiamo la beffa scongiurata. Perché dopo aver effettuato i test di protocollo più volte e avuta la conferma della negatività al Covid-19, nonno Fedele è stato spostato dal reparto Covid a quello interessato alla sua reale patologia. Nonostante ciò si è reso necessario attendere ulteriori esiti di nuovi tamponi al fine di scongiurare il pericolo di aver contratto il virus all’interno della struttura ospedaliera, a seguito del ricovero (come da protocollo). Da ciò, quindi, sarebbe veramente stato “oltre al danno la beffa”! Fortunatamente anche questi ulteriori esami hanno dato esito negativo e fra qualche giorno finalmente potrà fare rientro a casa tra l’affetto e la gioia dei propri familiari senza trascurare il suo tanto amato orticello”.

FAMIGLIA  Grandinetti

 

 

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