FdI: Sanità, il coraggio di Abramo
3 min di letturaSe c’è un motivo per gioire sulla vicenda caos al pronto soccorso dell’AO Pugliese-Ciaccio, quello è uno solo: che Abramo ha avuto coraggio con la sua ordinanza, ha messo un punto fermo, ha cristallizzato i fatti e da qui bisognerà ripartire.
Comunicato Stampa
Dopo anni di ping-pong fra una politica regionale assetata di potere e di sangue e una struttura commissariale isolata e depotenziata, c’è la speranza di un nuovo percorso nella città di Catanzaro la cui valenza diventa regionale per l’importanza delle strutture sanitarie interessate.
Se Abramo ha fatto bene oppure ha fatto male, se poteva fare prima quello che ha fatto oggi, francamente a noi poco interessa, quello che invece registriamo come dato positivo è che finalmente qualcuno ha fatto quello che bisognava fare! D’altronde allo stato dell’arte oggi nessuno può recriminare e tentare di chiamarsi fuori sul piano delle responsabilità. Non lo può fare la politica. Non lo può fare la struttura commissariale.
Non lo possono fare le organizzazioni sindacali a qualunque latitudine. E, paradossalmente non lo possono fare nemmeno i cittadini, che perpetrando negli anni la logica “dell’amico degli amici” hanno costruito le fortune dei tanti e svenduto un loro diritto: quello costituzionalmente riconosciuto della Salute.
Oggi a dati acquisiti serve soltanto un grande senso di responsabilità, che certamente non passa dalla logica dei “pannicelli caldi” come fa il management del Pugliese-Ciaccio denunciando le solite criticità: conosciute a tutti da anni tanto da sembrare il solito album di foto ingiallite.
Quello che serve è un cambio di passo, dove la politica forse deve arretrare e tornare a svolgere la sua funzione di indirizzo e di controllo smettendo di camminare a braccetto con quella sanità, che ha dimenticato la sua funzione, continuando ad essere il classico pozzo di San Patrizio!
E allora qui ritorna in campo Sergio Abramo ed il suo coraggio, almeno nelle vicende catanzaresi.
Quello che ha fatto è importante come segnale almeno, ma non basta. Deve marcare il percorso, deve fare sedere ad un tavolo di responsabilità tutti gli attori, deve imporre con il consenso che la città gli ha riconfermato un programma possibile subito e di sviluppo ed integrazione per un domani, deve dettare tempi ed obiettivi facendo intendere che l’Amministrazione Municipale è e sarà attenta senza arretrare.
Bisognerà fare capire che non basta una spolverata di qualche milione di euro per riadattare strutture vetuste. Bisogna invece capire e far capire che l’integrazione ospedaliera fra il Pugliese-Ciaccio e la MaterDomini è strategica con la creazione di una struttura DEA al nosocomio universitario.
Che la costruzione del nuovo ospedale nell’area del Ciaccio è fondamentale. Che bisogna integrare in una piattaforma i medici di base e le farmacie. Che la sanità di territorio, le guardie mediche devono assolvere il loro compito, magari non mettendo fuori posto i telefoni.
Che nei corridoi dell’ASP territoriale bisogna ritornare a fare programmazione e controllo. Che i concorsi per il personale nelle aziende ospedaliere devono avere tempi certi e non già la velocità del bradipo come si usa fare al Pugliese-Ciaccio, perché anche questo lo si registra come un sonoro schiaffo in faccia alla malattia, nonché ad un diritto certamente non differibile.
Siamo certi che il sindaco Abramo questo coraggio ce l’ha. Sappiamo per certo che sa bene di scardinare posizioni consolidate, sappiamo pure che sa bene che chi c’ha provato è rimasto fulminato e che, chi ci sta provando, sente già in lontananza il rumore degli scarponi del plotone di esecuzione…
Ma, sappiamo pure che Abramo sa di avere dalla sua quella politica fatta di lealtà, di dignità e di libertà che non si vende e non si svende al tintinnio di qualche centesimo!
Alfredo Serrao
Fratelli d’Italia-AN Coordinatore Cittadino Catanzaro