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Federcontribuenti: ”speculazione nelle case delle famiglie italiane”

3 min di lettura
Istat: carrello spesa maggio +2,6%

Ci stiamo schiantando contro il muro della recessione

Comunicato Stampa

Una pizza singola a Napoli la paghi 13 euro quando lo scorso mese la pagavi cinque euro. In Veneto un panino e un piatto di pasta costa dieci volte di più rispetto il mese scorso. Fare il pieno costa il 10% del reddito mensile e tra gas e luce aumentano le famiglie che sempre più al buio e al freddo.

Federcontribuenti: le fabbriche di ceramica e piastrelle hanno fermato i forni e non terminano nemmeno le consegne, non gli conviene. Come le vetrerie di Venezia che non riescono a pagare luce e gas per lavorare! Tutti i preventivi per i lavori di ristrutturazione, anche legati al bonus 110%, oggi sono carta straccia perché tutte le materie prime sono aumentate e continuano a farlo. Siamo in rotta di collisione con i già ridicoli stipendi degli italiani. Sentir parlare di ripresa un insulto!”

Non parliamo poi del costo a carico delle famiglie di tamponi e mascherine, prezzi calmierati o meno ci stanno dissanguando. ”Sempre a Napoli oggi in un supermercato si litigavano l’ultima bottiglia di olio di oliva rimasta sullo scaffale a 2 euro e 50 (olio EVO!!?).

La pasta ha sforato i 3 euro al chilo, (pasta di media qualità). In voga sono tornati fagioli con patate, le famiglie monoreddito sono in assoluta emergenza povertà, quelle con doppio reddito, circa 2mila e 500 euro al mese faticano a pagare il mutuo o i prestiti. I bar, come ristoranti, osterie ecc sono locali svuotati, lanciati a folle corsa si sono schiantati in pieno contro il pilastro della mera propaganda politica. ”Maestà, la gente ha fame: raccontategli una storiella, si calmeranno”.

Il peggio deve venire.

Abbiamo già visto che chi a ottobre 2021 pagava 200 euro di luce ora, gennaio 2021, ha ricevuto la bolletta di circa 400 euro. Se a dicembre spendevamo 100 euro al supermercato settimanalmente oggi ne paghiamo circa 150. Chi ha intrapreso lavori edili si sta vendendo raggiungere da saldi triplicati. Sui marciapiedi pieno di cartelli con scritto vendesi o cedesi, attività commerciali storiche.

Il direttivo della Federcontribuenti: ”non ci chiamano più solo perché non riescono a pagare quel debito fiscale o bancario, ora ci chiamano famiglie che non hanno cibo in casa e questo ci dice che siamo entrati in una emergenza storica poiché, gli stipendi, non coprono più le spese che coprivano solo qualche anno fa. Qualcuno al governo, tra una strategia e l’altra, si faccia carico di fare chiarezza circa il famoso 6% di crescita; circa i prezzi impazziti nel carrello della spesa e metta fine a questa corsa costante ai tamponi per i vaccinati! Basta parlare di bonus. Di scuse e fermate il rincaro di luce e gas nuova frontiera per una guerra geopolitica”.

Occorre fermare inoltre tutte le pendenze fiscali per le attività fino a 35 mila euro di fatturato per tutto il 2020/2021/2022. Fermate questa folle corsa o torneremo a contare ben altre vittime.

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