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Fibrosi cistica Calabria, sit in di protesta dei pazienti: un solo medico per circa 140 pazienti

2 min di lettura

Sit-in di protesta dell’associazione Respirando la Vita davanti all’ospedale di Lamezia Terme.


Fibrosi cistica CalabriaComunicato Stampa
La mattina del 31 gennaio, pazienti affetti da fibrosi cistica e familiari hanno protestato per ribadire quanto chiedono da anni: medici e fisioterapisti respiratori stabili ed esperti di fibrosi cistica.
Da quanto risulta, da oggi, nell’unico centro regionale di cura, ci sarà un solo medico (il responsabile) per circa 140 pazienti: in che modo saranno garantite le visite e i ricoveri?
I pazienti sono allarmati. Già da luglio hanno vissuto dei gravi disagi per la mancanza del fisioterapista respiratorio, tanto che alcuni genitori sono stati costretti a portare i loro bambini piccoli nel centro più vicino: quello di Messima.
Da circa un anno manca il pediatra, oggi è terminato l’incarico delle due pneumologhe. Perciò, i pazienti si sono dovuti fare carico di questi ulteriori problemi. Al sit-in sono stati presenti anche Cittadinanza Attiva e l’associazione Malattie Croniche.
Intanto, con un messaggio informale, il dottore Giuseppe Perri, direttore generale dell’ASP di Catanzaro, ha fatto sapere che manderanno un pediatra, un fisioterapista e uno pneumologo, selezionati da graduatorie generiche.
Dunque, se il nuovo personale dovrà essere formato nella fibrosi cistica, nel frattempo chi curerà i pazienti? La patologia è grave: i pazienti non hanno tempo da perdere e non possono fare le cavie della burocrazia.
A 4 anni dal trasferimento del centro nell’ospedale di Lamezia Terme, si avvera, dunque, quanto l’associazione temeva da tempo: i livelli essenziali di assistenza non sono garantiti.
A quanto pare, la soluzione prospettata è quella di ricominciare daccapo, mentre negli anni scorsi, con soldi pubblici, sono stati formati medici e fisioterapista respiratorio che poi sono andati via, dunque c’è stato anche uno spreco economico.
Secondo gli standard di cura europei, l’organico strutturato dovrebbe essere composto da 2 pediatri, 2 fisioterapisti respiratori e 2 pneumologi, esperti di fibrosi cistica.
Secondo la legge 548 del 1993 (disposizioni per la prevenzione e la cura della fibrosi cistica), “le regioni istituiscono, a livello ospedaliero o universitario, un centro regionale specializzato di riferimento”.
Ma se non ci sono medici e fisioterapisti esperti, che funzione ha un tale centro?

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