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Fibrosi cistica, a Lamezia Terme sit-in di protesta di “Respirando la Vita”

3 min di lettura

Il sit-in di protesta dell’associazione Respirando la Vita Fibrosi Cistica Calabria

 

LAMEZIA. L’associazione Respirando la Vita ha organizzato questa mattina un sit-in di protesta davanti all’ospedale di Lamezia Terme, per rappresentare tutti i malati di fibrosi cistica e i loro familiari che spesso si trovano in situazioni di disagio e di carenza dei servizi di base per affrontare questo tipo di malattia.

Ma, soprattutto, per ribadire la necessità vitale di avere medici e fisioterapisti respiratori, al momento carenti, esperti di fibrosi cistica e stabili, e di conseguenza di avviare i concorsi. A quattro anni dall’apertura del centro a Lamezia Terme, infatti, i medici mancano o sono precari e la situazione potrebbe peggiorare.

“Il  centro – ci dice Rita Paonessa, presidente dell’associazione – è stato trasferito a Lamezia ormai quattro anni fa, c’è quindi la struttura però manca il personale. Da luglio manca il fisioterapista respiratorio che per quasi un anno era stato pagato dalla stessa associazione; da circa un anno manca anche il pediatra. 

Dal primo febbraio mancheranno anche le due pneumologhe e non riusciamo ancora a capire se ci sarà qualcuno o addirittura non ci sarà nessuno. Di fronte a un patologia così complessa e grave è una situazione insostenibile e paradossale e consideriamo che si tratta appunto dell’unico centro regionale, quindi se i pazienti non possono curarsi in modo adeguato qui sono costretti ai centri più vicini: o quello di Bari o quello di Messina”.

“Già due anni fa – dichiara la Paonessa – abbiamo fatto un sit-in dove abbiamo incontrato e cercato di sollecitare i dirigenti, manifestando le nostre ragioni, ma a nulla sono valsi i nostri appelli. Quindi siamo costretti a questo nuovo sit-in che per i pazienti è comunque mortificante e ci aspettiamo delle risposte e dei fatti concreti, chiedendoci quale sarà il destino del centro e degli stessi pazienti”.

Pare però che questa volta la situazione stia cambiando e dall’incontro di questa mattina con Giuseppe Perri, direttore generale dell’Asp di Catanzaro, sono arrivate, anche se in minima parte, della aperture e alcune risposte alle tante domande. Seppur in modo informale, è stato infatti comunicato all’associazione che manderanno un pediatra, un fisioterapista e uno pneumologo, “figure prese però da graduatorie generiche. Quindi – continua la presidente dell’associazione – saranno ancora da formare in fibrosi cistica, ma nel frattempo chi cura i pazienti? Non possono aspettare i tempi burocratici”.

V.D.

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