Fillea CGIL e Sunia: cancellazione superbonus mette a rischio anche case popolari e condomini
2 min di letturaIl Governo ha cancellato la possibilità di cedere il credito fiscale e di ottenere lo sconto in fattura non solo per il superbonus 110%, ma anche per tutti i bonus edilizi, energetici, antisismici e per quelli finalizzati alla rimozione delle barriere architettoniche, senza alcun confronto con le rappresentanze dei lavoratori e con i sindacati che tutelano gli inquilini
Comunicato Stampa
È il colpo di grazia agli interventi di riqualificazione, efficientamento e messa in sicurezza che colpisce, oltre al sistema produttivo (con la sicura chiusura di imprese e perdita di migliaia di posti di lavoro) i contribuenti con bassi redditi i quali, privati di questi insostituibili strumenti di sostegno reale, non potranno utilizzare la detrazione pluriennale, perché incapienti rispetto all’entità dei lavori. Insomma, condomìni e case popolari saranno di fatto esclusi, dopo i già restrittivi termini fissati in legge di Bilancio, da qualsiasi processo di riqualificazione del patrimonio”. Lo dichiarano Simone Celebre e Francesco Alì, rispettivamente Segretario Generale Fillea-Cgil Calabria e Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria
“Per questo – proseguono i sindacalisti – attraverso la campagna #failacosabuona, a sostegno della manifestazione nazionale del prossimo 1° aprile, siamo stati in uno dei quartieri più popolosi di Reggio Calabria, 𝗔𝗿𝗴𝗵𝗶𝗹𝗹𝗮̀, insieme agli inquilini, allo Spi-Cgil della Città Metropolitana di Reggio Calabria ed allo Sportello Sociale (questi ultimi rappresentati da Rosetta Melidoni), alla Cgil Metropolitana (rappresentata dalla Segretaria Confederale Samantha Caridi), al presidente di Legacoop Calabria (Lorenzo Sibio), all’ingegnere Piero Polimeni (tra gli ispiratori del Parco Ecolandia), all’ACE, polo di prossimità di medicina solidale di Arghillà (rappresentato da Totò Rosace) e insieme alle studentesse ed ai docenti del Liceo Scientifico Scienze Umane di Bagnara che hanno voluto conoscere il quartiere e le sue problematiche”.
“Ad Arghillà – sottolineano Alì e Celebre – vivono oltre 6mila persone in un complesso di alloggi sociali fatiscenti di proprietà dell’Aterp e del Comune e in un contesto degradato e invivibile. È anche per Arghillà e tutte le periferie che lottiamo. Perché il superbonus 110%, qualora venisse estesa la cessione dei crediti alle case popolari potrebbe consentire a chi ci vive di abitare in ambienti salubri e sicuri. La dimensione sociale del bonus è alla pari di quella energetica e occupazionale”.