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Fiorita: accetto candidatura a presidenza provincia Catanzaro

2 min di lettura
Nicola Fiorita

Il sindaco del capoluogo: decisione non facile, mi impegno a rilanciare l’ente

CATANZARO. “Ho accettato, dopo una lunga riflessione, la candidatura alla Presidenza della Provincia di Catanzaro. È stata, come si può immaginare, una decisione sofferta e non facile.

Solo tre mesi fa sono stato eletto sindaco della mia città, impegnandomi con i miei concittadini a portare avanti per cinque anni una profonda opera di rinnovamento.

Non era nei miei programmi una candidatura alla Presidenza della Provincia, anche perché ci sono molti sindaci ben degni di ricoprire questo delicato ruolo.

Non sono potuto, però, restare indifferente alla forte pressione che è venuta da numerosi amministratori dei nostri ottanta Comuni, alla loro richiesta di un mio impegno diretto per risollevare la Provincia da una pesante crisi finanziaria e da una costante perdita di peso politico e istituzionale”.

E’ quanto afferma, in una nota, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita comunicando la decisione di scendere in campo per il centrosinistra nella elezione di secondo livello per il rinnovo del vertice dell’ente intermedio.

“Forse, a convincermi a compiere questo passo molto delicato – prosegue Fiorita – sono stati i tanti dipendenti dell’Amministrazione che, esasperati per la loro condizione di precarietà, mi hanno chiesto di metterci la faccia. Funzionari e impiegati che, per la prima volta nella loro vita lavorativa, hanno subito l’umiliazione del rinvio del pagamento degli stipendi, causato da una situazione finanziaria dell’Ente ai limiti del fallimento. Non ho la bacchetta magica, né sarà facile mettere mano ad un disastro come quello registrato alla Provincia, ma posso sicuramente dire che non trascurerò nulla pur di rimettere in carreggiata un Ente che è stato, in passato, molto importante per la vita delle nostre popolazioni, assicurando ai dipendenti il rispetto dei loro sacrosanti diritti. Ma c’è un altro aspetto che, nelle ultime ore, ha contribuito a vincere le mie comprensibili resistenze. Il sogno di una grande area centrale della Calabria, collocata tra Jonio e Tirreno nel punto più stretto della Penisola, è oggi più attuale che mai”. (ANSA).

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