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Firma protocollo d’intesa tra UNCEM e RaGi

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Firma protocollo d'intesa tra UNCEM e RaGi

Un protocollo d’intesa per potenziare, sul territorio regionale, gli interventi a favore del paziente con demenza e della sua famiglia

Comunicato Stampa

La delegazione regionale calabrese dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani nella persona del Presidente Vincenzo Mazzei e l’Associazione Ra.Gi. rappresentata da Elena Sodano firmeranno un protocollo d’intesa molto importante che, per la prima volta, vede una serie di supporti concreti e operativi a favore delle persone con demenza e le loro famiglie che vivono nei piccoli comuni e nelle comunità montane.

All’incontro, che si svolgerà giovedi 17 febbraio alle ore 15,00 nella sala giunta della provincia di Catanzaro, prenderanno parte anche l’assessore alle Politiche Sociali Rosario Lo Stumbo, il sindaco di Cicala Alessandro Falvo, il sindaco di Miglierina Pietro Hiram Guzzi oltre a vari sindaci che hanno aderito all’iniziativa.

“Dopo una diagnosi – si legge in una nota congiunta – la disperazione delle famiglie con un proprio caro con demenza si vive e si consuma all’interno delle quattro mura, nel silenzio e nell’abbandono totale. Si sfaldano tutti i legami amicali, relazionali, parentali. In Calabria, i dati sulle demenze sono allarmanti e coerenti con quelli a livello nazionale: il numero delle persone con questa malattia oscilla tra i 41.000 e i 68.000 casi. La malattia di Alzheimer è la più frequente delle demenze neurodegenerative mentre, sempre più in aumento, sono i casi di malattia di Alzheimer e altre demenze ad esordio precoce (dai 40 anni in su). Nel contesto territoriale calabrese, molto scarse sono le forme di assistenza specifiche per persone con demenze. In generale l’offerta assistenziale è insufficiente, spesso priva di formazione specifica, non coordinata e non integrata con gli indispensabili aspetti e servizi sociali. Carenti sono le forme di assistenza già strutturati come i centri diurni, mentre assenti risultano essere, su tutto il territorio regionale, sia le politiche sociali e territoriali mirate alla presa in carico globale delle persone con Demenze e sia i centri residenziali specifici. Ma, di fronte a tale devastante scenario, numerosi sono sul territorio, i piccoli comuni che potrebbero essere invece di reale supporto nell’organizzazione di servizi da destinare alle persone con demenza e alle loro famiglie, sia da un punto di vista progettuale, strutturale che logistico, considerata anche la delibera approvata dalla Giunta Regionale sulla realizzazione di servizi territoriali da destinare proprio alle persone con demenza. L’esperienza della RaGi, sta dimostrando che le zone collinari e montane potrebbero iniziare ad emergere dalle condizioni di difficoltà in cui penano da anni. Non essere più delle cenerentole nei confronti dei Comuni maggiori ma poter fare la differenza, crescere e offrire anche reali e concreti servizi alla popolazione fragile. Un’esperienza che la RaGi, che dal 2006 si occupa di promuovere condizioni di vita più umane per le persone con demenza, grazie all’accordo con l’Uncem, metterà al servizio dei piccoli Comuni e Comunità montane sia a livello progettuale, formativo e organizzativo. L’Uncem, condividerà in questo percorso, l’importanza di individuare congiuntamente forme di supporto, per una migliore e più efficace azione nel campo della continuità assistenziale nella rete dei servizi territoriali, ritenendo che l’interazione con il territorio e la presenza di progetti finalizzati e ad ampio respiro, possano essere un pilastro importante nel percorso di chi è colpito da malattie legate alla demenza e alleggerire di conseguenza il carico assistenziale dei caregiver. Abbiamo capito che molto si può fare concretamente e senza pensare a false e irrealizzabili chimere e principalmente senza dispendere le già poche risorse ma canalizzarle concretamente al servizio dei cittadini più deboli”.

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