La Fondazione Flora Napolitano presenta il “Corso di aggiornamento per Mediatore”
1 min di letturaIl dott. Francesco De Sarro e l’avvocato Andrea Parisi spiegano gli obiettivi dell’evento formativo.
Comunicato Stampa
La figura del mediatore sta acquisendo giorno dopo giorno sempre più importanza nella risoluzione delle controversie. A Lamezia Terme, il corso di aggiornamento per mediatore civile e commerciale organizzato dalla Fondazione Flora Napolitano.
L’iniziativa si terrà nella sede di corso Giovanni Nicotera n 167, nei giorni del 3 e 4 luglio.
Da quando è entrata in vigore l’obbligatorietà dell’istituto della mediazione, il ruolo del mediatore professionista, quale soggetto terzo ed imparziale, capace di portare le parti in lite verso un accordo che appaghi le esigenze di entrambe.
“L’evento formativo – sostiene il dott. Francesco De Sarro della Fondazione Flora Napolitano – ha come obiettivo quello di aggiornare i mediatori professionisti e di metterli al passo con i requisiti dettati dal D.M. 145/2011, attraverso un percorso di apprendimento dinamico – De Sarro poi spiega ancora – Lo stesso deve essere articolato sia nella parte teorica che in quella pratica e con l’approfondimento delle metodologie riguardanti le procedure facilitative e aggiudicative di negoziazione e di mediazione, con doverosa attenzione rivolta altresì alle tecniche di gestione dei conflitti”.
Sull’iniziativa interviene anche il direttore scientifico della stessa, l’avvocato Andrea Parisi: “La mediazione civile non è più un istituto a scadenza, grazie alla “manovrina” approvata dal Senato, che l’ha resa a tutti gli effetti legge dello Stato. In particolare – evidenzia ancora Parisi – tra i vari provvedimenti emanati spicca la norma che rende permanente la partecipazione al tentativo di mediazione in alcune materie civili e commerciali come condizione di procedibilità: è stato modificato, infatti, il primo comma dell’art. 5 del D.lgs. 28/2010, per il quale: A decorrere dall’anno 2018, il Ministro della giustizia riferisce annualmente alle Camere sugli effetti prodotti e sui risultati conseguiti dall’applicazione delle disposizioni del presente comma.
Si tratta, quindi – conclude il direttore scientifico, Andrea Parisi – di un intervento necessario per stabilizzare l’unico strumento stragiudiziale che negli ultimi anni ha reso possibile una significativa riduzione del contenzioso e che altrimenti sarebbe scaduto il 20 settembre prossimo”.