Francesco Polopoli vincitore del quarto Congresso Internazionale di studi di genere
3 min di lettura«Sono fiero di rappresentare la calabresità, in un congresso internazionale di largo respiro che vede dibattere accademici di acclarato prestigio.
Il mio lavoro sarà letto al pubblico, in mia assenza, dal momento che mi è impossibile la partecipazione per malattia: tuttavia, mi felicita l’idea di essere la voce lametina e sangiovannese di rappresentanza congressuale. Noi calabresi, siamo soprattutto altro».
Lo dichiara l’intellettuale lametino Francesco Polopoli, che dopo aver vinto il concorso per la partecipazione alla IV edizione del Congresso Internazionale di Studi di Genere in ambito lusofono e italiano, che si terrà presso l’Università Tuscia di Viterbo il 23, 24 e 25 novembre, è costretto ad affidare ad un suo delegato di fiducia la relazione redatta sul tema “Il lessico del maschile e del femminile” nell’ambito della sessione “Linguistica di genere” moderata da Vanessa Castagna.
Francesco Polopoli, non è nuovo a questo tipo di esperienze culturali essendo un cultore degli studi filologici anche in ambito internazionale, studioso e divulgatore della vita e delle opere di Gioacchino da Fiore.
Prestigiosa la sua collaborazione con enti autorevoli quali la Deutsche Forschunsgemeinschaft, l’istituto storico italiano per il Medioevo, i Monumenti Germaniae Historica, l’istituto interdisciplinare di Studi sull’America Latina dell’Università di Tolosa, l’Università della Calabria, l’Accademia dei Lincei e la Berlin-Brandenburgische Akademie der Wissenchaffen.
La partecipazione al IV congresso internazionale di studi di genere, pur giungendo in un momento critico della vita di Francesco Polopoli, gli dà grande soddisfazione assurgendo a riconoscimento dell’altezza dei traguardi culturali raggiunti in tanti anni di studi e messi a disposizione della sua terra e del mondo intero.
Il congresso, di respiro mondiale, si prefigge di continuare ad analizzare gli argomenti introdotti e dibattuti nel 3° convegno di Lisbona.
L’idea di dedicare delle giornate agli studi di genere e alle donne nasce nel 2004, anno in cui il progetto si concretizza con l’organizzazione del I convegno durante il quale si sono affrontate per lo più tematiche riguardanti il femminile nell’ambito letterario anche se era già presente la riflessione sul linguaggio e sulla violenza.
Tuttavia le componenti degli studi di genere non si riferiscono soltanto a chi nasce donna in un corpo di donna, ma abbracciano tutte quelle identità di genere che si riconoscono nel femminile e che da esso partono.
La riflessione sul femminile non può prescindere da un’osservazione sulla maschilità così come viene intesa nell’Occidente e non si può scostare dall’urgente dibattito sulla violenza, sulla molestia, sull’abuso, sull’importanza dell’educazione al rispetto a cominciare dall’infanzia dalla quale nasce tutto.
Le istituzioni organizzatrici del convegno: Flul – Facultade del Letras da Universidade de Lisboa, Cieg-Centro Interdisciplinar Estudos de Género – Universidade de Lisboa, Clepul – Centro de Literaturas e Culturas Lusófonas e Europeias da Facultade de Letras da Universidade de Lisboa, Distu – Dipartimento di Studi Linguistico-Letterari e Storico-Filosofici e Giuridici/ Università della Tuscia di Viterbo, Unifesspa- Universidade de Federal do Sul e Sudeste do Parà- Brasil, Ieccpma- Instituto Europeu de Ciências da Cultura – Padre Manuel Antunes- Lisboa.
Lina Latelli Nucifero