Frodi all’UE. Sequestro preventivo di beni e denaro per un valore di 500 mila euro
2 min di letturaI finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo di somme di denaro, beni mobili e immobili fino a un valore corrispondente a circa 500 mila euro, emesso nell’ambito di una indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal Dott. Emanuele Crescenti, per reati in materia di frodi finalizzate al conseguimento di erogazioni pubbliche.
I provvedimenti scaturiscono da complesse investigazioni che avrebbero portato alla luce l’esistenza di condotte illecite connesse a fenomenologie fraudolente a danno del bilancio dell’U.E. inerenti alla percezione, da parte di aziende agricole locali, di somme derivanti da interventi sovvenzionati da Fondi comunitari.
Tali condotte, che sarebbero consistite nella falsa attestazione della disponibilità di terreni agricoli finalizzata alla percezione di finanziamenti poi elargiti dall’Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura, determinerebbero responsabilità di carattere penale ex artt. 483 e 640 bis c.p. a carico di due imprenditori agricoli, fatti salvi ulteriori approfondimenti che saranno eseguiti, anche in favore degli indagati, nel corso del procedimento che attualmente pende nella fase delle indagini preliminari, e la conferma delle ipotesi investigative sinora formulate negli eventuali successivi gradi di giudizio.
Il contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica mira a salvaguardare l’integrità dei bilanci pubblici e ad assicurare l’utilizzo efficiente dei finanziamenti nazionali e comunitari, contribuendo, nell’attuale situazione di congiuntura socio-economica, al rilancio produttivo ed occupazionale del Paese.