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Furgiuele e Raso: disponibili 30 posti Covid a Lamezia, ma l’Asp temporeggia

3 min di lettura

Abbiamo il dovere di ricordare che, subito dopo aver auspicato la modifica della ordinanza con la quale il Presidente della Regione facente funzioni aveva riconvertito 244 posti ospedalieri in tutta la regione per fronteggiare l’emergenza, abbiamo avuto un incontro alla Cittadella con lo stesso Nino Spirli

Comunicato Stampa

Il presidente, che ringraziamo per la costante vicinanza alla causa, dal suo canto ha prontamente recepito la nostra istanza ad integrare il citato provvedimento amministrativo con la previsione di un buon numero di posti covid anche per l’ospedale di Lamezia.

È così seguita una interlocuzione operativa tra Spirlì in persona e alcuni tecnici dell’ Asp, al termine della quale è risultato chiaro che potessero essere allestiti rapidamente almeno 30 posti letto.

Del resto, la nostra struttura ospedaliera dispone di spazi a sufficienza per rendere possibile ciò.

Il Presidente della Regione ci ha quindi avvisato dell’accordo di massima raggiunto con alcune strutture tecniche dell’azienda sanitaria, dicendomi che era in attesa del via libera dei vertici per poter immediatamente procedere alla modifica della ordinanza di conversione emanata all’inizio della settimana.

Ebbene, questa sera il presidente ci ha riferito, non senza palesare sconforto e incredulità, di non aver avuto nessun segnale di adesione ufficiale da parte dei vertici dell’Asp.

Cosa strana e davvero poco spiegabile, alla luce dell’emergenza che incalza.

A cosa sia dovuto questo traccheggiamento sulla pelle della sanità lametina ancora non si sa.

Ci auguriamo che la direzione dell’azienda sanitaria non ponga inutili pastoie burocratiche alla volontà istituzionale esternata dalla presidenza della Regione circa il coinvolgimento operativo dell’ospedale di Lamezia.

Se così fosse, sarebbe gravissimo, sarebbe l’ennesima prova del fatto che non esista commissariamento sanitario che non abbia fallito la propria missione.

Se qualcuno all’interno dell’azienda crede di poter fare il gioco delle tre carte sulla pelle dei lametini, si sbaglia di grosso.
Se qualche burocrate crede di avere a che fare con la stessa vecchia politica che in passato ha consentito la costante umiliazione della sanità, prenderà una tranvata enorme.

Perché questa volta verrà tutto fuori, e noi saremo politicamente scorrettissimi, e non guarderemo in faccia nessuno non appena emergeranno i veri responsabili dell’indegna manovra che sta impedendo all’ospedale di Lamezia Terme di avere in tempi rapidi un buon numero di posti covid.

Eppure su questo obiettivo ci stiamo muovendo con passione e generosità, così come si sta muovendo il sindaco e l’amministrazione comunale.

Non esiste ragione politica in questi casi, ma spirito civico, lo stesso che interpretano egregiamente i movimenti che si battono per una sanità migliore

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