Furgiuele: San Ferdinando, manovra per gettare caos ambiente già surriscaldato
2 min di letturaLa gravità dei fatti di San Ferdinando non può in alcun modo legittimare forme di protesta violenta e disordini
La politica, le forze sociali devono fare muro per evitare il ripetersi di eventi tremendi perché purtroppo le condizioni per far esplodere quella che è ormai da tempo una polveriera sociale ci sono tutte.
Sono passati otto lunghi anni dagli eventi rivoltosi che hanno tristemente macchiato quel nobile territorio della Calabria e le condizioni degli immigrati sono sotto gli occhi di tutti.
Degrado, sporcizia, senso della precarietà, atmosfera pesante: sono solo alcuni dei fattori di un sistema che lo Stato conosce benissimo, ma verso cui in tutto questo tempo non si è mosso, limitandosi al contrario a fare parate, convegni ipocriti e ad alimentare la solita retorica dell’accoglienza selvaggia.
Oggi, spiace dirlo, la Piana è la stessa polveriera di un tempo, nulla sostanzialmente è cambiato, con le tragiche conseguenze che siamo costretti a registrare.
Chi ha brutalmente sparato agli immigrati ha un disegno pericolosissimo: gettare nel caos un ambiente già di suo surriscaldato.
Un disegno che va cancellato subito riportando serenità e ragionamento.
Solo così sarà possibile aprire un tavolo operativo, non di quelli che in passato hanno lasciato il tempo che hanno trovato, per poter adottare nell’immediato misure finalizzate perlomeno a mitigare lo scempio della civiltà in atto nella piana di Gioia.
La violenza, e per violenza intendo anche quella verbale di alcuni falsi sacerdoti e sacerdotesse che non vedevano l’ora di ascrivere l’accaduto al Ministro Salvini, non aiuterà a risolvere nulla.
Piaccia o non piaccia ai retori milionari dell’accoglienza incondizionata, agli imprenditori del disagio e agli speculatori del sistema, lavoreremo pacificamente, ma in modo determinato per cancellare dall’Europa l’idea che l’Italia possa continuare ad essere trattata come il piu’ grande campo profughi continentale.
Segreteria regionale Lega Salvini Premier – Calabria