Giandomenico Crapis tra i protagonisti del programma Rai per ricordare Enzo Biagi
2 min di letturaAnche lo storico della televisione e della cultura di massa Giandomenico Crapis tra i protagonisti di Enzo Biagi Giornalista, programma a cura di Enrico Salvatori, in queste settimane trasmesso su Rai Storia per ricordare la figura e l’attività di uno dei più grandi protagonisti dell’informazione italiana del secondo dopoguerra, a dieci anni dalla morte.
Comunicato Stampa
Nel lavoro realizzato Rai Cultura per ricordare Biagi, gli interventi delle figlie, degli amici e dei colleghi Rai, studiosi e persone che lo hanno conosciuto, i suoi programmi e le sue stesse parole ai microfoni della Rai per delineare le tappe della sua vicenda umana e professionale.
Tra gli argomentati affrontati da Giandomenico Crapis nel suo contributo al progetto, la rubrica di critica televisiva “Televisione” inaugurata da Biagi su “Epoca”, un elemento di straordinaria innovazione e di rottura nel panorama dell’informazione italiana degli anni ’50, fonte anche di polemiche con artisti, dirigenti televisivi, uomini di spettacolo.
Vengono ripresi molti dei temi affrontati nel libro scritto dallo stesso Giandomenico Crapis “Enzo Biagi, Lezioni di televisione”, in cui lo studioso lametino, attingendo agli articoli scritti da Biagi per la rubrica “Televisione”, offre un quadro della società e dell’informazione italiana degli anni ’50, le idee che Biagi aveva sul giornalismo e il suo rapporto con il potere, il suo approccio a quello “scatolotto nero” che Biagi capì subito avrebbe determinato una svolta nella vita dell’informazione e della società italiana.
In quello che Crapis chiama un “tesoretto”, recuperato negli archivi di Epoca, si delinea un manifesto di quella che sarà la filosofia del fare televisione di Enzo Biagi, che metterà in atto con assoluta coerenza e intransigenza morale alla direzione dei telegiornali e nelle sue diverse esperienze professionali in Rai.