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Giannuzzi: Calabria Cenerentola d’Italia, ma regina del Mediterraneo

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Confartigianato Imprese Catanzaro invita i Calabresi a realizzare un piano strategico da presentare sulle linee previste dal Recovery Plan: non è possibile che si perpetui sempre questo scippo nei confronti della regione baricentrica nel bacino del Mediterraneo!

Il momento è cruciale per il Paese. Le attenzioni sono tutte rivolte al Piano strategico nazionale di ripresa e resilienza, ovvero il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU, fissato ad aprile 2021.

Il Recovery Plan comprende 179 pagine. Come si legge nella bozza: “si articola in 6 Missioni, che a loro volta raggruppano 16 Componenti funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del governo. Le Componenti si articolano in 47 Linee di intervento per progetti omogenei e coerenti”. Linee guida dettagliate, con programmi di riforme e voci di spesa, che serviranno all’Italia per investire i 209 miliardi complessivi in arrivo da Bruxelles con il Recovery Fund.

In Italia, il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede tre assi strategici: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. A questi si aggiungono le tre priorità trasversali: donne, giovani, Mezzogiorno. Per la Calabria? Il Nulla!

L’unico intervento previsto per la nostra regione è il nuovo collegamento ferroviario ad alta velocità/alta capacità Salerno-Reggio Calabria per un importo complessivo inferiore al miliardo di euro. Certamente sarà prevista un linea AVC, ciò vuol dire che, attraverso dei lavori sulla linea tradizionale, si porterà la velocità massima a 200 km/h, e non una Velocità di Rete (AVR). In quest’ultima sono comprese sia le linee AVAC (quindi 300-350 km/h), sia le linee tradizionali.

Per semplificare, un ennesimo “contentino”. Cavilli, briciole, minuzie.

Se l’obiettivo è quello di tornare a investire, di risollevare l’Italia, messa a dura prova dalla pandemia del Coronavirus, la maggior parte dei fondi dovrebbero essere investiti al Sud e dunque in Calabria, che è stata senza dubbio quella più colpita dal momento pandemico e, allo stesso tempo, è quella che più può risollevare le sorti del nostro Paese. A livello di enunciazione, il Sud è una priorità trasversale nel Recovery Plan per ridurre i divari territoriali e liberare il potenziale inespresso di sviluppo del Mezzogiorno. Ciò in coerenza strategica con il “Piano Sud 2030” e integrando le risorse del PNRR con quelle per le politiche di coesione europee e nazionali in corso di programmazione.

Una quantificazione precisa delle risorse del PNRR per il Mezzogiorno non è possibile e sarebbe sempre incompleta, proprio perché il Sud è priorità trasversale a tutte le sei missioni. L’impatto di tali risorse, però, è stato stimato con riferimento al PIL delle regioni meridionali e ai livelli occupazionali. Ma, come sempre, l’inganno che si perpetua nei confronti della Calabria è continuo Nel silenzio delle forze politiche, Confartigianato Imprese Catanzaro invita i Calabresi (ed anche coloro che ormai vivono all’estero) a realizzare un piano strategico da presentare sulle linee previste dal Recovery Plan: non è possibile che si perpetui sempre questo scippo nei confronti della regione baricentrica nel bacino del Mediterraneo!

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