Giannuzzi (Confartigianato): la Calabria “zona rossa” è stata letteralmente presa in giro dal sistema!
3 min di letturaGiannuzzi: «A cosa sono serviti gli 86 milioni di euro destinati alla sanità calabrese, se ci troviamo nuovamente in lockdown?
Comunicato Stampa
86 milioni di euro. Questa la cifra che era stata destinata a una Calabria presa letteralmente in giro da una certa classe politica che l’ha resa protagonista d’Italia in quanto unica regione a essere classificata “zona rossa” non per l’indice alto di trasmissibilità del Covid-19, ma per un sistema sanitario ridotto all’osso, stritolato dalla morsa della burocrazia.
86 milioni di euro, ribadisco.
Il ministro della Salute Speranza, il vice ministro Sileri e lo stesso premier Conte conoscevano benissimo la situazione del sistema sanitario calabrese, conoscevano benissimo gli annosi problemi dettati dal commissariamento e hanno speso in questi mesi parole su parole per disegnare – ma solo verbalmente – una Calabria efficiente dal punto di vista sanitario, pronta a fronteggiare questo beffardo virus che nei mesi estivi ci aveva regalato tregua e lungo tempo per metter mano laddove c’era da impiegare risorse, che si trattasse di operatori sanitari, di strutture, di attrezzature e quant’altro. Invece? Invece dopo aver analizzato il super lavoro del super commissario Cotticelli, hanno deciso di premiarlo, rinominandolo Commissario alla Sanità!
E’ il frutto della sua gestione ad aver prodotto quello a cui tutti oggi assistiamo: il lockdown che i calabresi non meritavamo, lo stop forzato che il nostro sistema produttivo non meritava. Paghiamo lo scotto di una cattiva gestione che, come nel peggiore dei film horror, ci viene riproposta. Un flashback, un assurdo ed evitabilissimo ritorno a marzo scorso, con la differenza che questa volta DOVEVAMO avere tutti gli strumenti per poter fronteggiare la situazione.
86 milioni di euro, ribadisco ancora.
Conte ieri ha parlato di parametri oggettivi che hanno portato il Governo a dichiarare la Calabria “zona rossa”. Dunque risulta più che lecito e quasi ovvio, oltre che necessario, porsi una domanda: se vi è la sussistenza di uno o più di questi parametri che attestano l’incapacità del nostro sistema sanitario ad affrontare questa emergenza e se a capo di tutto vi era proprio lo stesso Cotticelli, che non è stato capace di risollevare (anzi!) la nostra sanità, quali sono i parametri utilizzati per rinominarlo e – ancor di più – allargare la sua platea di azione? È chiaro che sia tutto un assurdo controsenso, a cui siamo abituati ormai, ma noi calabresi non possiamo più abbassare la testa e subire, specie in questa situazione: pretendiamo professionisti con capacità manageriali adatte ad affrontare la situazione attuale, non possiamo più stare a guardare la nostra regione che sprofonda negli abissi!
Abbiamo avuto a disposizione mesi e mesi per riequilibrare il sistema e per far sì che ciò non accadesse, invece fondi non spesi e soltanto tante promesse che, come la storia della nostra regione ci insegna, non fanno che rimanere tali.
Non saranno certo i miseri aiuti o il tantum promesso che risolleveranno l’immagine della Calabria, ormai fortemente compromessa e danneggiata dopo questa nefasta e scellerata scelta, che poteva essere benissimo evitata se solo la Calabria fosse stata qualcosa in più di un semplice numero per il nostro Governo nazionale. Saranno i calabresi a pagare per una politica che non ha voluto guardare e agire quando avrebbe potuto farlo. Saranno le nostre imprese, i nostri commercianti, le nostre attività, le nostre partite Iva, i nostri giovani, i nostri anziani, i nostri malati, la nostra agricoltura, il nostro turismo, il nostro futuro.
Caro Governo, idealmente siamo la base di una grande Nazione, ma siamo ormai abituati ad essere ignorati e a non ricevere sostegno: quest’ulteriore presa di posizione piegherà ancora prepotentemente l’economia, ma la nostra è una grande regione e, ancora una volta, ci rialzeremo. E di certo non sarà grazie a te!
Dott.ssa Innocenza Giannuzzi
Presidente Confartigianato Turismo Catanzaro