Gianturco: “Basta mamme sole in ospedale. Mai più tragedie per solitudine”
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Il fatto di cronaca della tragica morte di un neonato durante l’allattamento è l’ennesima tragedia che si sarebbe potuta e dovuta evitare
Comunicato Stampa
Bisogna garantire per legge sempre la possibilità di ricevere visite e, se necessario, il supporto notturno per i degenti. Invitiamo i sindaci ed i consigli comunali della Calabria a chiedere l’istituzione di una norma ad hoc al governo nazionale.
A dichiararlo è il consigliere comunale della Città di Lamezia Terme Mimmo Gianturco.
“In questi anni caratterizzati dalla pandemia da Covid-19 – continua – sono state migliaia le mamme che hanno vissuto ricoveri isolati senza che vi siano state importanti motivazioni, nei reparti maternità è stato ridotto e addirittura negato l’ingresso a familiari che avrebbero potuto offrire maggiore supporto ai pazienti ricoverati. La recente vicenda della madre stremata dal parto e del povero bambino morto nel suo letto a causa della impossibilità di avere vicino parenti o amici a vegliare sulla donna ricoverata ha sgomento negli italiani, eppure il buon senso dovrebbe portare ad organizzare le attività sanitarie senza che le persone ricoverate siano impossibilitate a ricevere visite e supporto notturno, specialmente quando le strutture sanitarie sono deficitarie”.
“Considerato che ciò accade ormai troppo spesso – ricorda Gianturco – e che le strutture sanitarie delle regioni del sud Italia, Calabria in particolare, sono spesso carenti di idonea strumentazione e necessitano di ulteriore personale che si occupi del supporto alle persone ricoverate, riteniamo sia fondamentale che, dai consigli comunali, si levi una richiesta indirizzata al Governo nazionale affinché si istituisca una legge specifica, che non lasci discrezionalità alle strutture sanitarie e che garantisca sempre la possibilità di ricevere visite e, dove necessario, il supporto notturno al fianco delle persone ricoverate. Nelle prossime ore – conclude – lavoreremo per portare questa discussione in diversi consigli comunali, consapevoli di trovare profonda sensibilità nei colleghi amministratori per tentare di dare un contributo nella tutela delle partorienti e di tutti i pazienti ricoverati”.