Sette intimidazioni in un anno contro la cooperativa “Valle del Marro”
2 min di letturaEnnesimo atto intimidatorio rivolto alla cooperativa “Valle del Marro” Libera Terra, da 13 anni esempio concreto e tangibile della Calabria che rifiuta l’oppressione ‘ndranghetista nella piana di Gioia Tauro.
GIOIA TAURO. Le 170 piante di kiwi sradicate lo scorso 1°giugno in un terreno confiscato alla cosca Molè a Sovereto di Gioia Tauro, rappresentano l’ultima di una serie di minacce rivolte contro la cooperativa “Valle del MAuro” da un anno a questa parte.
Sabotaggi, danneggiamenti e furti proseguono senza sosta dalla scorsa estate, atti mirati a piegare la volontà della Cooperativa e a minarne la solidità economica.
“All’ennesimo atto intimidatorio rispondiamo con una vicinanza ancora più sentita alla Cooperativa Valle del Marro, al Presidente Domenico Fazzari, ai soci e agli amici della Piana di Gioia Tauro – ha dichiarato Maria Antonietta Sacco,
Coordinatrice regionale per la Calabria e Vicepresidente di Avviso Pubblico – Avviso Pubblico vi chiede di continuare a lavorare per rendere sempre più feconda la terra calabra. L’intera regione ha bisogno della vostra testimonianza di
cambiamento e per questo non vi lasceremo mai da soli”.
Avviso Pubblico rivolge un appello alle Istituzioni, alle forze dell’ordine e alla magistratura, affinché si scriva la parola fine su questo stillicidio di minacce che, oltre a colpire la “Valle del Marro”, esprimono un chiaro messaggio mafioso a tutti
coloro i quali intendono impegnarsi per la legalità, in opposizione alla ‘ndrangheta, nei territori della Calabria.
Redazione