Scomparsa Giovanni Gatto, il cordoglio della ASD Vigor 1919
3 min di letturaSi è spento venerdì 22 febbraio, all’età di 83 anni, Giovanni Gatto, grande difensore della Vigor degli anni 50 e 60.
Nella memoria dei più anziani e di chi ha giocato insieme a lui, Gianni Gatto è descritto come il giocatore più forte, fra i locali, che abbia vestito la maglia biancoverde.
Oggi si definirebbe un difensore centrale, ma Gatto era molto di più, vantando qualità tecniche sopraffine. Aitante ed elegante, sapeva disimpegnarsi uscendo dalle situazioni più intricate, testa alta e palla al piede, ribaltando l’azione ed impostando il gioco.
Tanto che è stato schierato talvolta anche mediano. Una sorta di Scirea antelitteram. Erano altri tempi ovviamente. Oggi avrebbe potuto giocare ad alti livelli nei maggiori campionati.
In periodi diversi è stato anche allenatore della Vigor fino ai primi anni ’70.
La casacca della Vigor è stata per lui come una seconda pelle. Per lui e per l’intera famiglia. Altri tre fratelli, Franco, Carlo Alberto (che è stato Presidente negli anni ’70) e Ottavio sono stati calciatori.
Gli ultimi due con meno fortuna, mentre Franco, pure lui scomparso, di qualche anno più giovane, è stato un forte centravanti alla vecchia maniera.
Tradizione familiare, proseguita poi da Antonio Gatto (figlio di Franco), che oltre ad aver vestito la maglia della Vigor in C e in D, negli ultimi anni ha allenato prima la Beretti e nell’ultimo biennio, in D e in Eccellenza, la Prima Squadra.
L’ ASD Vigor 1919, dal Presidente Ammendola ai Soci, dai Collaboratori ai Calciatori, si stringono attorno alla famiglia Gatto e, in nome dei valori che hanno spinto alla creazione della Nuova Società, nel nome di quei colori biancoverdi che scorrono nel nostro sangue, il bianco della Lealtà, il verde della Speranza, domani domenica 25 febbraio, allo stadio “Guido D’Ippolito”, in occasione della partita Vigor – PSG, sarà osservato un minuto di silenzio.
Il Grande Giovanni Gatto ha incarnato alla perfezione questi valori. Persona schiva, riservata, signorile, è stato leale da calciatore e buono, leale e stimato nella vita di tutti i giorni, sia nello svolgimento del proprio lavoro da Vigile Urbano, sia nel rispetto verso il prossimo.
Gatto se n’è andato nel momento più infimo che la sua Vigor abbia mai attraversato. C’è sempre però il colore della Speranza. Se è vero che dal letame, nascono i fiori, nel nome di chi ha scritto la storia vigorina, per il rispetto e la gratitudine verso calciatori umili, dal viscerale senso di appartenenza, come Gatto ed altri come lui, bisognerà con tutte le forze coltivare la Speranza di rilanciare la Vigor e riaccendere la passione dei tifosi. Un impegno, un dovere, un obbligo.
Onore a Giovanni Gatto, che la terra ti sia lieve.