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Giulio Carlo (CasaPound): Si dia ascolto a Caffo sui voli per Lamezia

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Giulio Carlo (CasaPound): Si dia ascolto a Caffo sui voli per Lamezia

Giulio Carlo (CasaPound): Si dia ascolto a Caffo sui voli per Lamezia

Giulio Carlo, candidato di CasaPound al Senato della Repubblica in Calabria alle ultime elezioni accoglie il “grido” dell’Imprenditore calabrese Caffo, produttore del famoso Amaro del Capo.

E’ da tempo che l’imprenditore esorta la Regione Calabria ad adottare un provvedimento politico che avvicini la Calabria al resto del mondo attraverso voli aerei aggiuntivi che approdino all’aeroporto di Lamezia Terme.

Voli indispensabili, vista la carenza di servizi e infrastrutture in Calabria, terra di turismo da sempre a ormai fanalino di coda tra tutte le Regioni del Sud.

“La Calabria – sottolinea Giulio Carlo – non ha un piano infrastrutturale che la colleghi con il resto del mondo e all’Italia stessa: senza alta velocità, senza aeroporti, senza autostrade, visto che nonostante i proclami si viaggia ancora ad una corsia per tanti chilometri, senza un collegamento degno che colleghi la costa tirrenica a quella ionica, un vero e proprio disastro per le famiglie calabresi, per chi vuole fare Impresa e per il Turismo”.

“L’imprenditore di Limbadi – prosegue Carlo – ha chiuso un contratto importante per la fornitura di Amaro del Capo con Air Dolomiti, del gruppo Lufthansa, ma dopo vari rinvii della Regione Calabria verso la compagnia interessata a servire la tratta Monaco di Baviera- Lamezia Terme, Caffo ha dovuto sentirsi dire dalla compagnia tedesca, ‘se mi vogliono la mia sede è a Verona’.

Non è possibile che la politica debba venir fatta da un Imprenditore e i politici siano sempre con decenni di ritardo verso i bisogni della gente, non è più accettabile in una Terra dove la disoccupazione giovanile è al 60% le Imprese scappano e quella che dovrebbe essere la prima fonte di guadagno, il turismo si continua a tirare a campare, senza una programmazione, senza una visione Politica, con un menefreghismo scandaloso”.

“CasaPound – conclude l’esponente del movimento – denuncia un lassismo delle istituzioni più accettabile: per una volta che una compagnia straniera offre una chance importante per portare nella nostra regione un turismo di qualità, senza nessun aggravio e portando valore aggiunto perché il servizio manca, si rifiuta l’offerta.

Il turismo, in questa benedetta/maledetta Calabria, c’è quasi per sbaglio. La terra, in senso prettamente paesaggistico, è certamente idonea, ma le infrastrutture, le istituzioni ed i collegamenti non lo sono affatto.

Abbiamo la fortuna di vivere in un’area con un clima estivo invidiabile, abbiamo la fortuna di avere patrimoni storici e culturali tali da garantire un flusso turistico tutto l’anno, ma non sappiamo sfruttare ciò che abbiamo, e questo episodio ne è ulteriore conferma”.

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