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Giustizia: Regione finanzia digitalizzazione atti Dda Reggio

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Giustizia: Regione finanzia digitalizzazione atti Dda Reggio

Occhiuto e Bombardieri hanno sottoscritto una convenzione


REGGIO CALABRIA. Dopo l’accordo per l’istituzione di 25 uffici di prossimità giudiziaria, la Regione, attraverso i fondi Pac finanzierà la digitalizzazione degli Atti dell’Antimafia, giacenti ed archiviati alla Dda di Reggio Calabria.

A sancirlo è una convenzione firmata dal presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, e dal procuratore di Reggio Giovanni Bombardieri.

“È una convenzione – ha detto la vicepresidente Giusi Princi – che vuole confermare la centralità della giustizia per la Regione, per una giustizia più vicina ai cittadini e per migliorare l’efficienza del sistema e la qualità delle prestazioni”.

Il progetto, avviato da tempo, e finanziato con un contributo di 470mila di eruo “mira – ha dichiarato il procuratore Bombardieri – a digitalizzare tutti i procedimenti penali di ‘ndrangheta della Dda reggina negli anni passati. Atti che riguardano le guerre di ‘ndrangheta e che ne costituiscono la storia. Ciò consentirà una più agevole consultazione degli atti, oggi difficoltosa, sia per la loro quantità, sia per la loro collocazione in strutture diverse dell’Ufficio di Procura”.

Assieme a Bombardieri è intervenuto anche il Procuratore generale Gerardo Dominijanni. “È un passo importante – ha detto – per dare efficienza a quella giustizia che i cittadini ci chiedono. Perché non può esserci giustizia senza efficienza”.

“Ho sempre affermato che il livello di civiltà di una Regione si misura anche dalla qualità dell’amministrazione della giustizia – ha affermato il presidente Occhiuto – e in una regione come la Calabria, che deve fronteggiare, tra le altre cose, anche le infiltrazioni criminali, intervenire a fianco della Magistratura, di chi si deve occupare di reprimere questi fenomeni, nella fase in cui noi dovremmo spendere tantissime risorse del Por e della Programmazione europea, è un dovere per la Regione, ma è anche un’opportunità per chi voglia fare di queste risorse, interventi utili per creare sviluppo, lavoro e non risorse utili ad alimentare chi, come la ‘ndrangheta, i poteri criminali che i diritti dei calabresi li uccidono”. (ANSA).

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