Gizzeria. Argento: dichiarazioni di Cerra pura demagogia
3 min di letturaIl comunicato stampa diramato dal sig. Aldo Cerra merita necessari chiarimenti al fine di evitare strumentalizzazioni propagandistiche delle quali egli stesso accusa il sottoscritto
Comunicato Stampa
Appare oltremodo facile classificare come demagogica la “questione ambientale” che tanto mi sta a cuore, e che lo è sempre stata anche alle precedenti amministrazioni.
È ulteriormente strumentale affermare che, in merito alla vicenda dei rifiuti pericolosi, il Comune di Gizzeria, ed il sottoscritto nel ruolo che riveste, siano rimasti inermi, tale affermazione è falsa e diffamatoria, ed il sig. Cerra mente consapevolmente.
In primis, affermare che la questione è stata trattata con indifferenza è una grossa menzogna disattesa dal dato fattuale, giacché, con un minimo di attenzione, sarebbe stato facile per l’interlocutore, accertare che in realtà il Comune ha attuato tutte le forme di tutela giuridica che la legge prevede per tali casi.
Effettivamente, nel procedimento penale relativo agli illeciti citati, il Comune di Gizzeria risulta costituito parte civile. In secondo luogo, nell’affermare che “il candidato a sindaco invece di parlare di bonifica del sito prende in giro la gente”, il sig. Cerra o è in mala fede o ignora totalmente la materia di cui si ostina a parlare, o addirittura è mal consigliato da chi pensa di conoscere la materia giuridica, mentre in realtà deve ancora studiare. Tale affermazione, assolutamente populista, non tiene conto di due elementi fondamentali, innanzitutto i luoghi dove l’illecito si è perpetrato sono di proprietà di privati e sfuggono all’imperio dell’amministrazione comunale, che, di fatto, con l’intervento dell’autorità giudiziaria(sequestro finalizzato alla confisca) poco può fare per la loro sistemazione, inoltre la bonifica del sito contaminato è onere posto in capo a tutti quei soggetti che hanno perpetrato il reato. In tal senso, deve citarsi la sentenza del Tribunale di Milano del 15 luglio 2020, il quale condannando alcuni dei soggetti coinvolti nella vicenda, ha imposto agli stessi che si adoperassero per il recupero del sito tramite bonifica, ed ove tecnicamente possibile per il ripristino dello stato dell’ambiente delle discariche abusive, riconoscendo il risarcimento del danno patrimoniale a beneficio del Comune di Gizzeria, nonché una provvisionale di 50.000,00 euro. Il Comune dunque, ha ottemperato a tutti gli obblighi di Legge ad esso prescritti, sostenendo la linea accusatoria della Procura di Milano, pertanto è stato riconosciuto come vittima dell’illecito. L’ente locale deve rimanere in attesa che i colpevoli del delitto adempiano al ripristino ambientale imposto dall’autorità giudiziaria che è unico organo preposto a tale diffida. Preferisco soprassedere all’insinuazione che mi darebbe consapevole del traffico che si stava perpetrando nel nostro territorio, a queste ultime abbiamo risposto coi fatti, costituendoci parte civile senza alcuna esitazione.
Rammento all’ing. Cerra, che la tutela della salute del popolo di Gizzeria, ed in questo caso del quartiere di Mortilla in particolare, è assoluta priorità della mia persona, nonché di tutte le amministrazioni a cui ho partecipato in questi anni.
Limitandomi ad effettuare tali precisazioni, senza voler ulteriormente alimentare una polemica sterile e pretestuosa, comunico che non risponderò ad ulteriori repliche, evitando di sottrarre il mio tempo al servizio della comunità Gizzerota, la quale ha bisogno di fatti e non di parole.
Francesco Argento