Gizzeria. Domiciliari a 42enne per atti persecutori, lesioni e danneggiamento
2 min di letturaL’uomo avrebbe più volte percosso una donna con la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale per motivi di gelosia
Continua l’attività di prevenzione e repressione della criminalità diffusa da parte della Compagnia carabinieri di Lamezia Terme.
L’area di operazione è stata il tratto costiero del comprensorio lametino. Oltre ai controlli alla circolazione stradale, i Reparti hanno attuato procedure di contrasto ai casi di violenza di genere e di spaccio di sostanze stupefacenti.
I Carabinieri della Stazione di Gizzeria hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di P.D, 42enne di Gizzeria, ritenuto responsabile di atti persecutori, lesioni e danneggiamento nei confronti di una donna con la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale.
Dalle indagini svolte dai carabinieri, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, è emerso che l’uomo avrebbe più volte percosso la donna per motivi di gelosia, limitando la sua libertà di intrattenere le relazioni ed usare social network, fino a metterle a soqquadro l’abitazione, strappandole indumenti intimi e danneggiare con violenza il televisore e il cellulare.
La donna si è rivolta ai militari dell’Arma che hanno che hanno immediatamente applicato le procedure previste per il c.d. “codice rosso”, introdotto con la legge nr. 69 /2019, che prevede l’applicazione di una serie di misure volte a rafforzare e velocizzare le procedure per la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere. Le indagini e gli accertamenti dei carabinieri, sotto l’attenta direzione della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, hanno consentito di dimostrare che l’uomo, attraverso comportamenti violenti, aggressivi e prevaricatori, avrebbe ingenerato nei confronti della vittima uno stato di paura tale da alterarne, in modo incisivo, le abitudini quotidiane.
Il Gip del Tribunale di Lamezia Terme, concordando con le evidenze investigative raccolte in fase di indagine, sussistendo gravi indizi di colpevolezza in ordine ai prefigurati reati, ha applicato nei confronti del medesimo la misura cautelare degli arresti domiciliari e l’applicazione del braccialetto elettronico.