A Gizzeria il presepe vivente: alla scoperta dei vicoli del paese
3 min di letturaGizzeria, 5 gennaio 2023, invitati da “I ragazzi del presepe di Gizzeria paese” e nello specifico da uno dei promotori, Ottorino Falvo abbiamo potuto assistere all’allestimento dello stesso, osservando il laborioso impegno, di chi, da mesi, si da fare per riportare una tradizione decennale nel luogo che ama
Nel pomeriggio abbiamo visitato l’azienda dei Fratelli Pascuzzi, che hanno messo a disposizione gli animali, quali capre, mucche ed anche asini, necessari per l’arrivo dei Re Magi alla grotta della nascita. Persone meravigliose, con negli occhi la voglia di fare, tipica di chi crede che il cambiamento positivo nasca proprio dall’unione e dall’aiuto reciproco.
Immancabile l’intervista alle “pacchiane” con il tipico costume tradizionale, i cui colori simboleggiano un preciso significato. Davanti a noi Onda, Graziella, Michela, Lina e la signora Anna Carmela, che quel vestito lo ha portato proprio in occasione delle sue nozze: “E’ formato da un bustino-corsetto, poi c’è il panno che indicava se la donna era sposata o meno. Quello rosso equivaleva a donna sposata, il nero indicava la vedova, mentre il marroncino la “signorina”. Poi c’è la cosiddetta “gunnella” che è tipica proprio perché fa il vestito da pacchiana, molto particolare quello di Gizzeria, distinguibile dalla lavorazione a rose, differente da quello di Nicastro e Falerna.
L’assessore Bruno Falvo, ci tiene a ringraziare tutti, perché eventi del genere sono vitali per il paese: Quest’anno, dopo 3 lunghi anni di pandemia, abbiamo nuovamente voluto, come Amministrazione Comunale, sostenere i ragazzi che si sono spesi per la riuscita del presepe vivente, e ci tengo personalmente a ringraziarli tutti insieme alle famiglie. Gizzeria è un paese arbëreshë, quindi ci teniamo molto alle nostre tradizioni, ed è bello vedere tanta gente popolare strade e stradine.
Non ultimo Giovambattista, una forza della natura, che insieme all’amico Ottorino Falvo, la nostra guida per le vie del paese e a tanti altri ragazzi volontari, rappresentano quel che c’è di più buono e vero, sono loro i portatori sani di speranza.
C’è tanta emozione dietro a tanto lavoro, è stata dura ma ne è valsa la pena. Abbiamo lavorato mattina e sera, ed anche la notte a dir la verità, a volte disturbando qualche vicino, ma lo abbiamo fatto con il cuore. Siamo soddisfatti del lavoro svolto, perché le tradizioni come quella del presepe vivente sono importanti, fondamentali, ed ognuno di noi ha fatto ciò che poteva, chi più chi meno. Sono anche tanti quelli che vorremmo ringraziare, gli sponsor che ci hanno sostenuto, le persone comuni, ma soprattutto i fratelli Pascuzzi, senza di loro non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo.
Riccardo Cristiano