Grandinetti (Assimec Calabria) chiede alla Santelli sostegno concreto per il settore Wedding/eventi
4 min di letturaIl settore del wedding e degli eventi in genere sta risentendo pesantemente della crisi economica generata dalla pandemia da Coronavirus
Francesco Grandinetti (Assimec Calabria) lancia l’appello alla governatrice Santelli affichè sostenga un settore che è di vitale importanza per l’economia del territorio.
Di seguito la nota stampa: “Non voglio entrare nella inopportuna e stucchevole gara su quale tipologia di impresa sia la più danneggiata da questa emergenza sanitaria. È estremamente evidente che tutte le aziende stanno avendo problemi serissimi, tuttavia non posso non evidenziare, come delegato in Calabria dell’Assomec, che il settore wedding ed eventi è praticamente azzerato per il 2020.
L’Assomec è l’associazione che ha voluto, a livello nazionale raggruppare tutte le aziende della filiera wedding. Infatti le location, gli atelier, i ristoranti, i fioristi, i fotografi, i parrucchieri, le estetiste/i, i negozi di bomboniere, le gioiellerie, i wedding planner, i camerieri, i giardinieri, i media televisivi e non solo, i grossisti alimentari, i catering, gli organizzatori delle fiere di settore, chef, insomma tutta la filiera dei matrimoni subirà in questo anno un tracollo finanziario terribile. Infatti è molto probabile che i fatturati si azzerino per tutti.
Ognuno dei componenti della filiera, vista la crescita esponenziale del settore, ha molto investito e programmato i pagamenti delle forniture per il periodo marzo/dicembre. Questi eventi non si preparano un giorno prima, ma almeno un anno prima, per essere pronti a “celebrare” i matrimoni avendo tutto pronto ed organizzato. Se oggi, come pare, si azzerassero gli eventi nel 2020 le varie aziende non saprebbero come onorare gli impegni assunti. Si badi bene che non si parla aleatoriamente di possibili fatturati che si sarebbero potuti realizzare nel 2020, ma di certezza di fatturati sanciti da precisi contratti sottoscritti negli anni precedenti accompagnati da regolari caparre.
Per dare alcuni numeri dell’importanza del settore che rappresentiamo con la nostra associazione posso evidenziare alcuni dati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi su dati Istat, del giro d’affari complessivo del settore wedding. In Italia nel 2016 ammontava a 15 miliardi di euro, con crescite del 2/3 per cento l’anno. Il dato evidenzia che crescono di più le organizzazioni di feste e cerimonie, tra cui i wedding planner, (+9,6% in un anno, 1.655 imprese attive) e i catering per eventi (+9,1%, 1.255 attività). Ancora si evidenzia che ruotano attorno alla celebrazione della cerimonia anche più di 22 mila imprese di confezione di “altro abbigliamento esterno”, tra cui abiti da sposa e cerimonia, (+2,1%), 30.564 attività di commercio al dettaglio di confezioni per adulti (+4,3%), oltre 14 mila negozi al dettaglio di fiori e piante e 1.318 di bomboniere, 11 mila attività di riprese fotografiche e 235 agenzie matrimoniali e d’incontro.
In Calabria si celebrano tra matrimoni religiosi e civili, unioni civili circa 10.000 eventi, senza considerare le prenotazioni provenienti dall’estero che in Calabria crescono in maniera rilevante apportando finanza estera. Ciò pone la Calabria a rappresentare più del 4% del numero degli eventi che si svolgono in Italia. La Calabria si colloca al primo posto in Italia per il tasso di nuzialità che è pari al 4,7 per mille, cioè ogni mille cittadini si sposano 4,7 persone, contro il 2,3 della Lombardia.
Sempre in Calabria è altissimo il numero di imprese attive nei settori legati alla celebrazione delle nozze che al 31.12.2017 era di oltre 3000 aziende con un tasso di crescita costante del 2% annuo. È pertanto facile immaginare l’impatto occupazionale che questo settore produce.
Ecco perché mi rivolgo alla presidente Jole Santelli affinché prenda in considerazione, per questo settore, aiuti indispensabili ed immediati che, tra le altre cose, devono servire ad allontanare la mano delle organizzazioni mafiose su questo settore attraverso l’usura. Ha perfettamente ragione il giudice Nicola Gratteri quando evidenzia tale problematica. Purtroppo questi imprenditori devono, nella migliore delle ipotesi, pagare i fitti, l’energia elettrica e il gas ed è molto facile, con l’angoscia nel cuore, cadere in queste tentazioni con la falsa illusione di salvare l’azienda.
Vorrei sottolineare alla governatrice Santelli che, per queste particolari aziende, bisogna individuare aiuti che oltre a fare riferimento al fatturato dell’anno precedente, dovranno prevedere misure di sostegno a fondo perduto in relazione alle commesse perse nell’anno 2020 per l’emergenza sanitaria. Chiediamo infine all’assessore alle Attività produttive/Turismo e a quello al Bilancio di non sottovalutare tale problematica.
Il prossimo 27 aprile ci sarà la prima assemblea nazionale in teleconferenza dell’Assimec dove saranno decise azioni e precise richieste al governo centrale al fine di non sotterrare un comparto importantissimo per la nostra Italia sotto il profilo occupazionale, sociale e di produzione di Pil.
Rimaniamo a disposizione della Regione Calabria se volesse avvalersi della nostra collaborazione per inquadrare meglio il problema”.
Ing. Francesco Grandinetti, delegato Assimec Calabria