Grandinetti: Come preannunciato è nato il comitato: “Il vaccino è di tutti?”
2 min di letturaLo studio Ciambrone-Mascaro & partners incaricato a presentare esposto alla Procura della Repubblica
Comunicato Stampa
Ieri sera alle ore 20,00 su piattaforma Zoom si è tenuta la prima riunione del comitato promotore “Il vaccino è di tutti?”.
Nella prima riunione al fine di facilitare il prosieguo del lavoro si è individuato un esecutivo composto oltre che dal sottoscritto, da Luigi Ciambrone, Maria Costanzo, Tiziana De Matteo, Mariella Del Re, Milena Liotta, Paolo Loreti, Francesco Mancuso, Maria Gabriella Marasco, Antonella Mascaro, Ivan Notarianni , Antonio Scali, Giovanni Sicilia, Michela Sirianni, Tonino Sirianni.
L’esecutivo potrà essere esteso a tutti coloro che, compresi naturalmente oltre i cento già iscritti in pochi giorni tramite fb, vorranno impegnarsi, anche solo per un sostegno morale e una semplice condivisione.
Il comitato promotore non ha alcun intento politico, non ha presidenti, ma solo volontari che hanno a cuore le sorti delle categorie “deboli” (ultraottantenni e categorie fragili) che sono allo sbando, senza alcuna certezza sulla data di vaccinazione.
Il comitato promotore ha dato mandato allo Studio Legale Ciambrone – Mascaro & partners con sede a Catanzaro e Roma (che personalmente ringrazio per la disponibilità) affinché prepari un esposto da presentare alla Procura della Repubblica con l’intento di denunciare quanto sta succedendo in Calabria e particolarmente nella provincia di Catanzaro. Con l’esposto ci proponiamo di chiedere chiarezza sulla esistenza di un piano vaccinale, chiederemo se fino ad oggi si è seguito un criterio oggettivo ed equo, chiederemo l’anagrafe dei vaccinati al fine di verificare se i soliti furbi hanno “saltato la fila” a danno degli ultraottantenni e delle categorie fragili.
Lo studio Ciambrone presenterà l’esposto nella prossima riunione fissata sempre via ZOOM lunedi prossimo alle 20,00 per essere pronti al deposito in settimana.
L’intento non è quello di una semplice caccia ai colpevoli, ma innanzitutto di salvaguardare e garantire il diritto di tutti al vaccino correggendo il comportamento della classe politica e burocratica della Calabria che persevera con comportamenti confusi e incurante di ogni legittima lamentela da parte dei cittadini deboli temendo forse soltanto le aule dei tribunali.
Vorremmo far presente che non si tratta di non avere a diposizione le dosi di vaccino, ma di averli depositati nei frigoriferi in attesa di essere somministrati, e questo è un delitto, soprattutto in presenza di focolai pericolosi che si stanno attivando sia a Lamezia che a Catanzaro.