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Grandinetti: Dire che sono soddisfatto è poco

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Francesco Grandinetti

Francesco Grandinetti

Dire che sono soddisfatto è poco. La sentenza del Tar di ieri rende giustizia a delle illegittimità compiute dalla commissione di gara composta fra gli altri dalla dirigente Nadia Aiello e Franco Costanzo.

Francesco Grandinetti soddisfatto
Francesco Grandinetti

Comunicato Stampa

Ho cercato con tutte le mie forze di evitare questi scontri giudiziari.
Ho bussato durante l’estate a tutte le porte del comune per evidenziare ciò che reputavamo ingiusto e persecutorio nei nostri confronti, ma niente.
Sempre a snobbare ogni mia richiesta di ascolto, quasi a volermi dire: parla, parla, noi andiamo avanti così e fai quello che vuoi.
Si, era proprio questa la sensazione che ho vissuto in quel periodo!
La mia mente è subito corsa verso tutte quelle persone che subiscono ingiustizie e non hanno la forza di opporvisi per una serie di motivi, anche quella della paura delle ritorsioni.
Non ho evitato di fare nomi e cognomi e credo di non fermarmi in altre sedi. La mia prima conferenza stampa dell’epoca si intitolava infatti “difendermi pe difendere. Bisogna capire che è finito il tempo della sottomissione al politico o al burocrate di turno che usa il potere arbitrariamente.
Ho sempre detto con forza che alcuni burocrati del comune agiscono, usando quell’arbitrarietà consentita dalla soggettiva interpretazione della legge, per scopi personali.
Ho sempre detto che gli interessi personali non sono solo quelli economici, ma anche quelli dettati dall’invidia, dall’arroganza del potere, dalla voglia di sottomettere gli altri.
Nel nostro comune esistono sacche di burocrati  che usano il loro potere solo per questo. Ciò l’ho sempre detto anche quando facevo politica attiva ed ero presidente del Consiglio di questa meravigliosa, ma sfortunata Lamezia.
Bene hanno fatto i Commissari a ridistribuire le deleghe dei dirigenti, ma se posso umilmente consigliare qualcosa vanno pure roteati i funzionari che sono da tempo radicati in quei settori, in special modo quelli della cultura, che ormai fanno i padroni e usano il loro potere di conoscenza del settore in maniera molto personalistica, nella migliore delle ipotesi, mettendo anche in difficoltà il dirigente di turno.
Lo so che sono molto pungente e forse mal digerito, ma se si vuole veramente cambiare qualcosa non bisogna avere peli sulla lingua e combattere per una Lamezia migliore emarginando i soprusi di chi si sente onnipotente, senza paura, costi quel che costi.
Noi con l’Associazione stiamo ancora, nostro malgrado, servendo il Comune per i servizi tecnici con una proroga, che abbiamo da sempre mal digerita per l’onerosità della stessa, che doveva durare solo un paio di mesi per predisporre l’espletamento della gara e che invece sta continuando per il comodo e la testardaggine degli uffici cultura che hanno voluto e determinato tutto ciò.
Sono certo, vista la correttezza dei commissari, che il Comune ottempererà subito alla ordinanza del TAR e si possa a breve ripristinare ciò che ritenevamo giusto fin dal primo momento.
Ringrazio il validissimo avvocato Andrea Falvo che non si è risparmiato neanche un attimo per studiare ed ottenere dal TAR ciò che abbiamo ottenuto, e un ulteriore ringraziamento va ai miei collaboratori che hanno sempre riposto in me la fiducia necessaria per continuare a combattere.
Un ultimo appello lo faccio per il Cinema. Non sappiamo perché quest’anno sempre gli stessi uffici e le stesse persone hanno lasciato Lamezia senza cinema, anche a  Natale.
Vorrei sapere che fine ha fatto la gara a cui noi non abbiamo partecipato per protesta? Come è andata a finire? Chi ha partecipato? E’ giusto che la città lo sappia o anche questo deve rimanere qualcosa di “intimo” ed arbitrario negli uffici cultura? A che serve che sul sito del Comune ci sia un link chiamato Amministrazione trasparente? Mah!..  Spero le cose si chiariscano presto e non solo per i teatri.

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