Green pass Italia, Regioni temono caos da 15 ottobre
3 min di letturaGreen pass obbligatorio sul lavoro, per dipendenti pubblici e privati
Il green pass dal 15 ottobre in Italia è obbligatorio sui luoghi di lavoro, pubblico e privato, e le Regioni temono il rischio caos per le regole previste dal decreto.
Una preoccupazione già emersa e sottoposta al governo in occasione dell’ultima riunione di giovedì scorso e che sarà affrontata di nuovo il 13 ottobre in Conferenza Regioni.
Per evitare questa situazione le Regioni propongono di aumentare la validità dei tamponi per il rilascio del green pass portandoli tutti a 72 ore e di concedere alle aziende di organizzarsi anche in autonomia per l’esecuzione dei test in azienda.
Nelle ultime ore, si sono espressi pubblicamente Luca Zaia e Massimiliano Fedriga.
“Non si tratta di contestare il Green Pass, bensì di guardare in faccia la realtà: gran parte di questi 590 mila non vaccinati probabilmente non si vaccineranno mai, e del resto una quota di scettici c’è in tutti i paesi per qualsiasi vaccinazione” aggiunge proponendo di “consentire di fare i test fai da te nelle aziende, con la sorveglianza delle imprese. I tamponi nasali sono certificati e diffusi in tutto il mondo. I controlli in questo caso si farebbero direttamente in azienda. Tra gli imprenditori c’è chi è anche disposto a pagarli di tasca sua. Se acquistati in grandi stock possono costare dai 4 ai 7 euro”, dice Zaia a Repubblica.
“Ho aperto per primo alla terza dose. Ma da amministratore mi corre l’obbligo di guardare in faccia la realtà – conclude il governatore del Veneto- Cosa faranno questi 590mila senza protezione? Resteranno senza lavoro?”.
Per Fedriga, presidente leghista del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, “il governo deve intervenire tempestivamente, per consentire alle imprese di organizzarsi”. “Non possiamo penalizzare le aziende in questa fase fondamentale di ripresa”, dice a La Stampa. Quanto alla proposta di Zaia che chiede un decreto apposito, per autorizzare le imprese all’auto-somministrazione dei test nasali rapidi, Fedriga afferma: “E’ sicuramente una proposta utile da valutare, del resto sono test già acquistabili in farmacia. Se si sceglie di percorrere questa strada, però, bisogna fare presto, perché il 15 ottobre è arrivato e le aziende non possono organizzarsi dall’oggi al domani. E in molti casi, pensi ad esempio agli autisti del trasporto pubblico locale, non possono permettersi di lasciare a casa i lavoratori, perché non sanno come sostituirli”.