Guerra, libertà, uguaglianza nei murales degli studenti del Polo “Rambaldi” di Lamezia Terme
3 min di letturaTemi di forte attualità come la guerra, la violenza di genere, la difesa dell’ambiente, l’omofobia. Con un pensiero a una figura cara a tutta la comunità scolastica, Fabio Mancuso, venuto a mancare alcuni mesi fa
Tutto questo nei “murales a scuola” del Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia Terme, che nei giorni scorsi ha concluso il progetto inserito nell’ambito del modulo “Costruiamo un futuro migliore – modulo scrittura e comunicazione”.
Un percorso orientato sulla comunicazione che, al posto della scrittura e della parola, usa segni, simboli e graffiti che colpiscono l’occhio di chi li guarda e coinvolgono emotivamente l’altro rispetto ai messaggi veicolati.
Le studentesse Simona Delfino e Gioia Torcaso hanno realizzato il bozzetto del murales “Fabio Vive”, incentrato sull’immagine delle farfalle che “simboleggiano la rinascita, la trasformazione, la speranza, il coraggio e la bellezza. “Abbiamo dedicato il nostro murales a Fabio, un assistente tecnico speciale che, nell’arco di 3 anni, abbiamo imparato a conoscere, ad apprezzare ma soprattutto a volere bene. Il nostro messaggio vuole rappresentare la rinascita della vita e il valore della vita da vivere giorno per giorno, attimo per attimo”.
La guerra è il tema del bozzetto di Mauro Stranges, per il murales che ci stimola a riflettere su come le guerre provochino distruzione di persone e cose e generino paura e invita “ad aprire gli occhi e riflettere su quanto la guerra ci riduca a nasconderci come topi o combattere per cause ingiuste”.
Nel murales “Verso la libertà”, realizzato su bozzetto realizzato da Miriam Romano che vede “ogni Paese come un palloncino pieno di elio. Ognuno vuole andare per la sua strada, non importa in che modo, pur di raggiungere il punto più alto del cielo, a discapito degli altri, negando i diritti degli altri. Quando un palloncino vola in cielo, non dura per sempre, prima o poi scoppierà a causa della densità dell’aria in alta quota. Così avviene per l’umanità: non è difficile salire ma riuscire a restare in alto una volta arrivati, rispettando gli altri”.
Felice Liparota e Aurelia Ciambrone hanno realizzato il bozzetto del murales “L’omofobia”, rielaborando il bacio di Klimt e inserendo come protagonisti due uomini che si baciano. “Elemento a nostro avviso più provocatorio nell’impatto rispetto a due donne che si baciano, immagine più comune. Vogliamo trasmettere, attraverso quest’opera, il messaggio “love is love” e ribadire che donne e uomini, senza distinzioni, vogliono solo amare ed essere amati per infrangere il muro della solitudine”.
Il progetto, che ha interessato studenti di diverse classi, è stato curato dai docenti Maurizio Gullà e Rosella Cerra che, insieme alla dirigente scolastica Roberta Ferrari, esprimono grande soddisfazione per i murales realizzati. I bozzetti sono stati scelti fra quelli prodotti nel corso delle attività di laboratorio.