I pugni di Scura
3 min di letturaNon è una fake news: il commissario Scura ha davvero dichiarato alla stampa che per risolvere i problemi della sanità calabrese si deve “andare a Roma a battere i pugni in tavola”.
Comunicato Stampa
Sì, proprio lui contro il quale i pugni in tavola dovrebbero essere usati. Colui che i problemi della nostra sanità doveva risolverli e, invece, li ha aggravati.
E non lo diciamo noi soliti lagnoni del Comitato Salviamo la Sanità del Lametino. Questa volta vogliamo dirlo con le parole usate dall’UDI (Unione Donne Italiane) della città di Catanzaro nel comunicato stampa sul taglio di posti letto nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio che Scura ha previsto con suo Decreto n. 64/2016 nell’ottica della fusione con il Policlinico Universitario.
L’UDI mette, infatti, in rilievo come nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del Pugliese vi sia stato un “aumento del numero dei parti negli ultimi anni, da circa 1.800 l’anno a circa 2.200 l’anno”, aggiungendo che esso è “dovuto anche alla chiusura del reparto di Neonatologia di … Lamezia”.
E siccome queste notizie così precise non possono che venire da fonti interne all’Azienda Pugliese-Ciaccio, ecco che ora quello che noi andavamo paventando sin da prima della chiusura del nostro reparto di Neonatologia ha avuto piena conferma proprio dai beneficiari di quella chiusura.
In effetti, sebbene il nostro sia un reparto ancora vivo e vitale, con numeri di parto di tutto rispetto di oltre 1.100 all’anno, è vero che il reparto di Ostetricia e Ginecologia del Pugliese pullula lo stesso di puerpere lametine che non vogliono o non possono correre il rischio di un parto non assistito dal servizio di Neonatologia.
L’UDI catanzarese si oppone al trasferimento di quel reparto a Germaneto, temendo lo svuotamento del Pugliese e decantando la presenza in quell’ospedale “del Centro Regionale Immunotrasfusionale garanzia di sicurezza per le pazienti”.
Solo che anche questo Centro Immunotrasfusionale è stato realizzato dall’ineffabile Scura attraverso l’assassinio di fatto del nostro Servizio Trasfusionale che era da sempre un fiore all’occhiello dell’ospedale di Lamezia.
Il tutto per eseguire alla lettera i programmi di certune e ben note consorterie sull’accentramento a Catanzaro di tutti i servizi sanitari della provincia.
Ed allora, i pugni sì esimio Commissario Scura. Noi ce li abbiamo già in tasca. Ma dobbiamo prima stabilire chi li deve battere e contro chi.
Nicolino Panedigrano